La sicurezza nei porti: non c’è innovazione senza prevenzione – Il convegno a Taranto

“La sicurezza nei porti: interventi di prevenzione nelle aziende che operano nell’area portuale”: è questo il titolo scelto per il convegno promosso a Taranto da Regione Puglia, Spesal Asl Taranto, Inail e Autorità Sistema portuale del Mar Jonio.

Come spiegato da Sergio Prete, presidente dell’Autorità Portuale di Taranto, quella di ieri ha rappresentato la tappa conclusiva di un progetto molto importante, realizzato in collaborazione con la Asl e l’Inail nazionale che ha permesso la mappatura di tutti gli organici occupati nel porto ionico e delle relative imprese.

Si è proceduto, quindi, alla realizzazione delle analisi di rischio e di corsi di formazione rivolti ai lavoratori. Sono state sviluppate diverse attività che puntano alla prevenzione e ad agevolare l’espletamento dei controlli, anche in prospettiva futura. “Un porto che vuole crescere – ha evidenziato Preteha bisogno di innovazione e attenzione alla sicurezza nel mondo del lavoro”.

Il dottor Cosimo Scarnera, direttore dello Spesal Asl Taranto, ha evidenziato che il progetto -condotto in collaborazione con l’Università di Pisa e l’Inail di Roma – è stato avviato circa un anno fa attraverso la sottoscrizione di un protocollo che ha coinvolto tutte le istituzioni interessate alla sicurezza del lavoro in ambito portuale.

Si è dato vita a un piano mirato di prevenzione che ha previsto un’attività di supporto alle imprese anche attraverso la consegna di schede di autovalutazione e la distribuzione ai lavoratori di test di percezione del rischio.

I dati ottenuti sono stati elaborati dall‘Inail di Roma e utilizzati per svolgere un’attività di formazione, completamente gratuita, supplettiva rispetto a quella prevista dalla normativa, che ha visto il coinvolgimento di circa 700 operatori.

Nel corso dell’incontro, tenuto presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare, si è sottolineata l’importanza della sensibilizzazione sui temi della sicurezza e della prevenzione dei rischi in un’ottica di sviluppo futuro dell’area portuale ionica, nella speranza che la città di Taranto possa svolgere un ruolo di maggiore protagonismo.

«Il lavoro svolto dalle rete istituzionale locale avviene in sinergia con quello di altri sette porti italiani – ha spiegato a InchiostroVerde il dottor Scarnera il prossimo 5 novembre ci sarà un incontro a Pisa dove presenteremo la nostra relazione».

 Il tutto in un’ottica di collaborazione al fine di portare avanti azioni congiunte nonostante le diversità esistenti tra un porto e l’altro.

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