Il 24 maggio scorso è stata depositata presso il Servizio Demanio Marittimo della Regione Puglia una nuova istanza di concessione demaniale marittima per la realizzazione e la gestione di un porto turistico nella Marina di Pulsano. Leggi qui: http://www.comune.pulsano.ta.it/dettaglio_news.php?id=1003&id_categoria=5

Si tratta di un progetto altamente impattante e invasivo che era stato già rigettato alcuni anni fa. Evidentemente non sono bastate né le numerose osservazioni totalmente contrarie presentate da biologi, dottori in scienze ambientali, geologi, storici, archeologi, ambientalisti, semplici cittadini, né la decisione finale di rigettare il progetto. Non è bastata nemmeno l’evidenza che l’area costiera oggetto dell’istanza è sottoposta a numerosi vincoli tra cui il vincolo paesaggistico, il vincolo idrogeologico e forestale.

Insomma, nulla frena i proponenti che ci riprovano chiedendo al Demanio una concessione della durata di 30 anni su una superficie di 127.370 metri quadrati. Stavolta, l’orrenda opera dovrebbe devastare la meravigliosa scogliera che si trova a sinistra del Seno Capparone (conosciuto da molti come Baia del Girasole) e che prosegue curvandosi fino all’adiacente Baia di Serrone. Una scogliera che custodisce un piccolo tesoro sommerso.

È bene ricordare in questa sede che le scogliere sono Habitat di interesse comunitario per la Direttiva Habitat 92/43/CEE (numero identificativo 1170) e ricadono addirittura nell’Allegato I “TIPI DI HABITAT NATURALI DI INTERESSE COMUNITARIO LA CUI CONSERVAZIONE RICHIEDE LA DESIGNAZIONE DI AREE SPECIALI DI CONSERVAZIONE”. Quindi andrebbero protette e non devastate per far posto a strutture portuali.

Le rocce coperte da innumerevoli alghe creano labirinti acquatici di grande fascino, con stretti passaggi, corridoi tra gli scogli, pianori e piscine naturali. Ogni angolo sottomarino della scogliera in esame è popolato da una grande biodiversità composta anche da specie protette dalla legislazione vigente tra cui spugne, cnidari, molluschi, crostacei, echinodermi e pesci bentonici.

Sembra impossibile dover temere ancora questa opera di distruzione e devastazione, dover ribadire l’importanza di bloccare ogni nuova aggressione al nostro mare, di impedire che anche un solo metro quadrato di fondale marino venga rovinato. Non è possibile vivere nel perenne timore che il poco che ci resta venga compromesso per sempre.

Chiunque può presentare osservazioni contrarie al rilascio della concessione ai sensi dell’art. 4 del DPR 509/97 entro il 10/07/2017. Le osservazioni in forma scritta devono essere accompagnate dalla fotocopia di un documento di riconoscimento e spedite al Servizio Demanio Costiero e Portuale – Via Gentile, 52 – 70126 Bari, oppure inviate per posta certificata alla pec: demaniomarittimo.bari@pec.rupar.puglia.it

Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali

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