Tassa extra conto corrente, da maggio partono i prelievi invisibili: controlla le uscite perché ti tolgono una valanga di soldi senza dirtelo

Una nuova tassa extra per gli italiani: da maggio partiranno prelievi invisibili, controlla il tuo conto.
Nel corso degli ultimi anni, abbiamo visto come sia cambiato considerevolmente l’approccio degli italiani con le proprie banche, diventate sempre più un mezzo per poter effettuare acquisti di vario tipo, sia online che fisici.
Gli istituti bancari mettono anche a disposizione vari incentivi per i correntisti di lunga data, come nel caso di prestiti pre-deliberati, o la possibilità di procedere con le pratiche di mutuo in base alle proprie esigenze.
Tuttavia, i rapporti bancari sono determinati caso per caso, anche per le persone fisiche, le associazioni e altri enti.
Sulla base di questa situazione, ti conviene controllare l’estratto conto del mese di maggio, perché proprio in quel periodo verranno effettuati dei prelievi invisibili, con un costo oneroso che dovrai tenere sotto controllo.
Tasse extra sul conto corrente: da maggio prelievi invisibili
Ebbene sì, poiché la primavera è il periodo in cui vengono pagate diverse tasse e tributi, è importante prestare molta attenzione ai prelievi invisibili.
A quanto pare, gli italiani dovranno prepararsi al pagamento di una tassa extra che potrebbe variare in base al reddito. La conferma arriva dall’Agenzia delle Entrate con le circolari n. 48 del 2012 e n. 15 del 2013, che forniscono chiarimenti in materia di applicazione di una nuova disciplina, come riportato anche dal Sole 24 Ore.

Fai attenzione al tuo estratto conto: corri il rischio di rimanere a zero
Come abbiamo spiegato precedentemente, il mese di maggio potrebbe risultare difficile per i contribuenti italiani. Un esempio pratico riguarda gli estratti conto bancari e postali, così come i libretti di risparmio per le persone fisiche. In questi casi, vengono applicate tasse di 34 € per le persone fisiche, ma possono salire fino a 100 € per soggetti diversi dalle persone fisiche, come nel caso di società e associazioni.
Infatti, questa imposta viene applicata due volte all’anno, in base ai redditi di riferimento e alla giacenza media del conto corrente. Tenete presente che se la giacenza media non supera i 5.000 €, il pagamento non è dovuto. In caso contrario, si dovrà procedere con un’imposta di bollo, che può variare tra il conto corrente e l’intestatario, rimanendo di 34 € se il libretto di risparmio e il conto corrente hanno lo stesso intestatario. Se gli intestatari sono differenti, l’imposta aumenta, in relazione al numero di intestatari e all’importo del conto.
La verifica della giacenza media deve essere effettuata al momento dell’estratto conto. Tuttavia, se la giacenza media raggiunge i 50.000 € nel primo trimestre, l’imposta può arrivare a 1.000 € per il primo trimestre, salendo a 2.000 € per l’intero anno. Per ulteriori informazioni, puoi chiedere al tuo commercialista di riferimento o alla banca che gestisce il tuo conto, in modo da pianificare correttamente i pagamenti.