Ritardi nei pagamenti, da maggio puoi richiedere il rimborso allo stato: ti devono fino a 9.200€ già previsti dal fondo INPS

Recuperare stipendio a maggio fa tutto lo stato - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Recuperare stipendio a maggio fa tutto lo stato – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Clamorosi ritardi nei pagamenti: da maggio potrai chiedere direttamente il rimborso allo Stato e ottenere fino a 9.200 € direttamente dal fondo dell’INPS.

Negli ultimi anni sono stati riscontrati numerosi problemi nella gestione delle aziende, soprattutto per quanto riguarda la difficoltà di pagamento degli stipendi ai dipendenti. Non solo in caso di licenziamenti senza giusta causa, ma anche quando l’azienda non dispone dei mezzi sufficienti per pagare i propri lavoratori.

Sulla base di tale situazione, la notizia diffusa nelle ultime ore prevede che, in caso di ritardi nei pagamenti da parte dell’azienda, i dipendenti possano richiedere un rimborso direttamente allo Stato.

In questi casi specifici, entra in gioco l’INPS, che potrebbe diventare un valido supporto per recuperare i fondi che ti spettano, proteggendo così i lavoratori italiani impiegati in aziende in difficoltà. Ecco di cosa si tratta nello specifico e come poter agire.

Ritardi nei pagamenti: da maggio chiedi subito il rimborso allo Stato

Con l’arrivo della primavera, molti italiani si trovano anche ad affrontare la scadenza delle tasse. È il momento di presentare la documentazione necessaria per l’attestazione dei redditi, ma anche per altre questioni fiscali. Attualmente, infatti, sono numerosi i lavoratori che stanno attendendo il pagamento del TFR e degli stipendi.

Quando l’azienda non è in grado di onorare i propri debiti, non resta che agire per vie legali per assicurarsi che i diritti dei lavoratori vengano rispettati. In questi casi, si ricorre spesso alle azioni giudiziarie per recuperare quanto dovuto.

Recuperare stipendio a maggio fa tutto lo stato - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Recuperare stipendio a maggio fa tutto lo stato – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Corri subito a presentare la documentazione: l’INPS può rimborsarti tutto

Per avere accesso ai fondi citati precedentemente, come spiega anche Money.it, è possibile rivolgersi ai sindacati o all’ispettorato del lavoro, facendosi assistere da un avvocato per ottenere il recupero forzoso del credito. In questo caso, si presenterà un’istanza di decreto ingiuntivo che il datore di lavoro dovrà soddisfare entro 40 giorni, a meno che non si opponga, avviando così un contenzioso legale.

La causa civile può essere avviata anche da chi lavora in nero, ma in questo caso bisogna fornire le prove dell’esistenza del credito. Un’altra azione possibile per ottenere il pagamento del TFR e degli stipendi è chiedere al tribunale di dichiarare il fallimento dell’azienda. Una volta riconosciuto il fallimento, verrà nominato un curatore fallimentare che si occuperà dei pagamenti dovuti.

Se anche quest’azione non dovesse andare a buon fine, si può accedere al fondo di garanzia dell’INPS, quando il tribunale lo consente. Tramite il fondo di garanzia, infatti, è possibile ottenere il pagamento degli ultimi tre stipendi entro un anno dal fatto, mentre per il pagamento del TFR sono previsti cinque anni dalla cessazione del rapporto di lavoro per presentare la richiesta.