La storia dei pregiudizi è molto lunga, ma c’è un luogo comune che a volte ancora oggi perdura

Capelli rossi
Pregiudizi storici contro i capelli rossi – Wikipedia – InchiostroVerde.it

I pregiudizi contro le persone che hanno i capelli rossi si perdono nei meandri del tempo e ancora oggi perdurano in tutto il mondo.

Se siete nati con i capelli rossi, molto probabilmente almeno una volta avete sentito rivolgervi una frase pregiudizievole. Tutte queste maldicenze sono frutto di miti, superstizioni e stereotipi culturali.

Nei secoli le dicerie sulle persone con i capelli rossi si sono accumulate e faticano a essere sradicate. Se ci pensate già nell’antica Grecia le persone affette da rutilismo erano giudicate come “dei servi malandrini”.

Una persona colta e all’avanguardia come Aristotele associava il rutilismo ad una furbizie da volpe e rendeva queste persone un po’ insidiose e astute nei confronti degli altri.

Con il passare degli anni il pregiudizio nei confronti del diverso, di chi era non conforme alla massa è cresciuto fino ad arrivare ad uno dei periodi storici peggiori: il Medioevo.

Il Medioevo l’epoca del pregiudizio più oscuro

Il periodo più oscurantista in assoluto è l’epoca medioevale, perché la paura per il diverso e il costante senso di peccato per qualsiasi cosa facevano nascere dicerie di qualsiasi tipo. Per esempio era assolutamente vietato per un nobile scegliere una balia coi  capelli rossi, dal momento che avrebbe causato problemi al bimbo dato che il suo latte era bollente.

Questo per via dei retaggi della teoria umorale di Ippocrate, che ovviamente diceva che le persone con i capelli rossi erano sanguigne, colleriche e pertanto con troppo calore in corpo. Ovviamente una spiegazione medica, avallava moltissimo i pregiudizi delle persone.

Strega
Strega coi capelli rossi – Freepik – InchiostroVerde.it

Donne dai capelli rossi e superstizioni

Le donne dai capelli rossi hanno subito un vero è proprio body-shaming secolare. Sono state associate a Lilith la prima donna ribelle che ha rifiutato il paradiso terrestre per essere libera. Durante il periodo dell’Inquisizione le donne che danzavano sotto la luna per evocare il demonio, secondo i giudici dei processi, erano quasi sempre rosse, come l’Inferno e come Satana, la Bestia scarlatta.

Se ci pensate nell’iconografia cristiana Giuda Iscariota é spesso raffigurato con i capelli rossi. Questo ha fatto in modo che per secoli le persone con rutilismo fossero associate al tradimento, alla mancanza di riconoscenza. Un marchio peggiore delle cicatrici del vaiolo avere la testa fulva.  In tempi più recenti non possono mancare le teorie lombrosiane sui tratti somatici e istinti criminali. Infatti per Cesare Lombroso il 48% delle donne criminali sono sicuramente con i capelli rossi.