Divieto bonifici, ti bloccano il conto se ne fai o ricevi più di 2: da maggio scatta il controllo incrociato | Non rivedi più un euro

Divieto bonifici bancari - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Divieto bonifici bancari – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Si torna a parlare nuovamente di bonifici: il conto viene bloccato immediatamente e se ne riceve uno, ma da oggi ti conviene controllare il tuo conto corrente, perché da maggio cambia tutto.

Nel corso degli ultimi anni, abbiamo avuto modo di spiegare come l’approccio delle persone alle banche sia cambiato considerevolmente. Le operazioni bancarie sono diventate un vero e proprio punto di riferimento per l’accumulo di denaro, insieme alle attività che vengono eseguite quotidianamente.

Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo riguarda il modo in cui utilizziamo le nostre carte di credito e di debito. In un certo qual modo, i contanti sono stati sostituiti da quella che possiamo definire una vera e propria moneta digitale, che risulta più pratica nei pagamenti.

Eppure, la notizia delle ultime ore ha visto numerosi cittadini protagonisti della scena e tutto questo a causa di un blocco totale delle banche. A quanto pare, oggetto di esame sono proprio i bonifici, motivo per cui ben presto verranno bloccati indiscriminatamente.

Shock per il divieto dei bonifici: ti bloccano all’istante

Non è la prima volta che parliamo degli strumenti messi a disposizione dalle banche, come bonifici o prelievi. Entrambe le operazioni spesso diventano oggetto di un’indagine straordinaria da parte dell’Agenzia delle Entrate per varie motivazioni, come nel caso di accertamenti incrociati, soprattutto sulla riscossione delle somme di riferimento, oltre al modo in cui vengono effettuate.

Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dal Decreto Ministeriale (DM) 600 del 1973, dove viene già stabilito come l’amministrazione fiscale possa esaminare i rapporti finanziari dei contribuenti, anche in presenza di presunzioni legali relative a movimenti non giustificati. Ecco perché potremmo trovarci con il conto corrente bloccato.

Divieto bonifici bancari - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Divieto bonifici bancari – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Contatta la tua banca se non vuoi il conto bloccato: ecco cosa sta succedendo

Gli accertamenti possono riguardare sia i bonifici che gli assegni e persino i contanti, che sono legati all’onere della prova. I contanti, in particolar modo in caso di prelievo, possono essere indicativi di ricavi in nero, ma trattandosi di un prelievo e non di un versamento, ci si trova in una situazione che lascia una maggiore “forbice” di intervento. Infatti, a intervenire sulla questione, come rivelato anche dal sito Brocardi.it, la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Lazio, con sentenza 1869 del 2025, ha chiarito come i prelievi non documentati effettuati da liberi professionisti o lavoratori autonomi senza una struttura aziendale organizzata non possano essere considerati automaticamente come ricavi.

Sulla base di tale motivazione, l’Agenzia delle Entrate può comunque accertare eventuali versamenti non giustificati e richiederne conto, utilizzando strumenti induttivi e sintetici, ma anche effettuando controlli incrociati con clienti e fornitori. In seguito, può costruire accertamenti basati su elementi indiziari che mettano in evidenza incongruenze tra il reddito dichiarato e lo stile di vita.

Chi è oggetto di questa indagine deve, quindi, conservare tutta la documentazione necessaria che giustifichi le operazioni effettuate in banca, fornire strumenti di pagamento tracciabili come bonifici o carte di credito, oppure rendersi disponibile a ricostruire i flussi finanziari. Un altro dettaglio molto importante è distinguere sempre il rapporto bancario tra quello lavorativo e quello personale, prestando particolare attenzione ai versamenti e, in particolare, essere in grado di dimostrare la provenienza delle somme oggetto di esame.