ERRORE INPS – Familiari deceduti da anni, stanno inviando le cartelle da 12.000€ da restituire entro maggio | La pensione la devi restituire tu

Una notizia davvero incredibile sta sconvolgendo gli italiani: si tratta di un errore derivante dall’INPS, e numerosi cittadini stanno ricevendo delle cartelle esattoriali da oltre 12.000 €.
Ancora una volta, l’INPS si trova protagonista dei media, a seguito di una notizia allarmante che sta generando preoccupazione tra i cittadini. Facciamo riferimento a un avvenimento che si è verificato di recente, a seguito del quale i cittadini sono stati chiamati a restituire una somma di denaro ingente.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato da alcune cartelle esattoriali che i cittadini hanno ricevuto per debiti maturati dai familiari deceduti, mettendoli in seria difficoltà.
Si tratta di un’azione dalla quale non si può sfuggire, anche perché l’INPS ha già manifestato l’intenzione di recuperare quanto più possibile del debito maturato.
Non resta che capire se anche noi rientriamo in questo calderone di controlli, motivo per cui dovremmo prepararci a dover sborsare una somma considerevole il prima possibile.
Errore da parte dell’INPS: arrivano le cartelle per i familiari deceduti
Nel corso delle ultime settimane, sono state numerose le notizie pubblicate riguardanti le azioni dell’INPS, la quale sta mettendo in atto ogni giorno una lunga serie di controlli incrociati, al fine di monitorare gli incentivi economici, come nel caso dell’assegno unico e altri benefici.
L’obiettivo è quello di provvedere alle necessità degli italiani, controllando se effettivamente continuano ad avere diritto alla somma ricevuta mensilmente o se questa debba essere rimodulata, diminuita o aumentata. Infatti, gli italiani sono obbligati a presentare tutta la documentazione necessaria in caso di variazioni di reddito, onde evitare di accumulare debiti con la pubblica amministrazione. Ecco perché molti cittadini si stanno vedendo costretti a pagare per i propri familiari, soprattutto dopo la loro morte.

Sono già state inviate numerose cartelle, con oltre 12.000 € di debito maturato con l’INPS
Siamo tutti consapevoli del fatto che, nel momento in cui muore un parente che rientra nel grado di parentela o che ha redatto un testamento, si entra in possesso dell’eredità. Giuridicamente, il familiare deceduto viene chiamato “de cuius“, per il quale bisogna poi intraprendere una serie di azioni legali, tra cui l’atto di successione, che implica l’accettazione dell’eredità.
Ecco cosa è successo recentemente: alcuni eredi si sono visti recapitare delle cartelle esattoriali per pagare il debito di un familiare defunto. Questo perché, con l’apertura della successione, non hanno solo accettato l’eredità, ma anche tutti gli obblighi a cui il defunto non aveva ottemperato. Infatti, secondo quanto riportato dal sito Brocardi.it, il “de cuius”, venuto a mancare, aveva ricevuto indebitamente circa 9.000 € a causa di un’erogazione dell’indennità speciale tra il 2012 e il 2014. L’uomo, però, aveva già avviato le pratiche di restituzione del debito, ma al momento della morte l’INPS ha comunque inviato una comunicazione ai familiari, chiedendo il saldo del debito.
La Corte dei Conti, però, ha accettato la richiesta dei familiari, i quali non sono stati obbligati a saldare il debito maturato. Inoltre, la Corte dei Conti ha precisato che l’obbligo di restituzione sussiste solo quando il defunto ha agito con dolo, occultando volontariamente informazioni importanti e procedendo in modo fraudolento. Se invece sussiste la buona fede, gli eredi non sono obbligati a procedere con il pagamento del debito contratto in vita.