Aboliti i permessi 104, adesso possono licenziarti in 24 ore senza preavviso | INPS e aziende in agguato

Pessime notizie per i titolari della legge 104: i permessi sono stati aboliti e, questa volta, possono licenziarti in meno di 24 ore senza preavviso.

Nel corso degli ultimi anni, abbiamo visto come numerosi italiani abbiano potuto usufruire dei permessi messi a disposizione dalla legge 104, ma a quanto pare l’INPS ha deciso di fare un vero e proprio retromarcia, modificando considerevolmente la gestione dei permessi e non solo.

Si tratta di una vera e propria cancellazione di molte agevolazioni che erano state messe a disposizione dei cittadini, i quali, grazie alla legge 104, potevano assistere i propri familiari o comunque occuparsi di questioni relative allo stato di salute e altro.

Sapere che l’INPS, con la sua nuova decisione, potrebbe mettere il datore di lavoro nelle condizioni di licenziarti in meno di 24 ore senza preavviso, è una vera minaccia, ma è ciò che è successo recentemente con la cancellazione dei permessi previsti dalla legge 104.

Una notizia che ha scatenato il panico generale tra gli italiani, che ancora oggi fanno affidamento sui permessi della legge 104 per occuparsi della propria famiglia, compreso il proprio stato di salute se ne usufruiscono in prima persona.

Aboliti i permessi della legge 104: INPS in agguato

È necessario ricordare che, quando parliamo della legge 104, facciamo riferimento a una lunga serie di permessi e agevolazioni destinate a coloro che devono assistere un familiare bisognoso di tutela per vari motivi, oppure usufruire dei permessi in prima persona, come stabilito dal decreto in questione.

A quanto pare, però, proprio attraverso la legge 104 si può arrivare anche al licenziamento per giusta causa da parte del datore di lavoro. Di conseguenza, ben presto i permessi relativi alla legge 104 potrebbero svanire con il semplice schioccare delle dita. Ecco di cosa si tratta nello specifico.

Aboliti permessi legge 104 - Inchiostroverde.it (fonte foto Canva)
Aboliti permessi legge 104 – Inchiostroverde.it (fonte foto Canva)

Licenziati in meno di 24 ore grazie alla legge 104: cosa sta succedendo?

Recentemente si è aperto un nuovo dibattito in ambito giuridico riguardo i licenziamenti per giusta causa e i permessi previsti dalla legge 104, destinati ad assistere familiari in difficoltà. In particolar modo, un uomo è stato licenziato dal proprio datore di lavoro per aver usufruito dei permessi della legge 104, ma non come stabilito dalla legge.

L’uomo in questione aveva presentato tutta la documentazione necessaria per usufruire dei permessi della legge 104 al fine di assistere la suocera, che si trovava in gravi condizioni di salute. Tuttavia, il datore di lavoro, sospettando un possibile abuso, ha fatto seguire l’uomo da un investigatore privato, scoprendo che durante i permessi presi con la legge 104, in realtà l’uomo lavorava nell’agenzia della moglie. La scoperta ha dato il via a un iter giuridico, e l’uomo ha deciso di impugnare il licenziamento. In primo grado, il tribunale di Bari gli aveva dato ragione, poiché l’uomo aveva presentato il certificato medico che attestava la disabilità della suocera.

Tuttavia, il caso è arrivato in Corte d’Appello, che ha ribaltato completamente la sentenza, facendo riferimento alla mancanza di un nesso logico tra i permessi usufruiti tramite la legge 104 e l’effettiva assistenza prestata alla suocera. La sentenza è stata poi confermata dalla Corte di Cassazione, che ha respinto in via definitiva il ricorso presentato dal dipendente.

Nell’ordinanza della Corte di Cassazione, che fa riferimento a un caso verificatosi nel 2017, si specifica che l’assistenza a un familiare non debba avvenire necessariamente all’interno delle mura domestiche. Tuttavia, se ci si allontana per acquistare farmaci, fare la spesa o recarsi dal medico, si svolgono attività che sono comunque connesse allo stato di salute del familiare. In questo caso, il licenziamento per giusta causa è stato legittimato, poiché il lavoratore non ha usufruito dei permessi della legge 104 come stabilito dalla stessa.

Infine, l’uso dei permessi della legge 104 non deve essere concordato con l’azienda, ma deve essere comunicato quando rientra nei ranghi previsti dalla legge. In mancanza di tale comunicazione, si può fare affidamento su un licenziamento legittimo. In questo caso, è stato riscontrato che il lavoratore ha usufruito impropriamente dei permessi in questione.