“Buongiorno INPS, abbiamo sbagliato ci spiace”: ritirate 44.000 pensioni per un errore loro | Lo stanno già facendo

Inps ritirare pensione - Inchiostroverde.it
Inps ritirare pensione – Inchiostroverde.it

Sta succedendo davvero in tutta Italia: molti cittadini si sono visti recapitare un messaggio dall’INPS che afferma di aver commesso un errore, motivo per cui 44.000 pensioni sono già state restituite.

Nel corso degli ultimi anni, la pensione è stato un tema di discussione al governo e non solo. La conferma di quanto detto arriva dai tanti cambiamenti che sono stati attuati nel programma pensionistico per coloro che ne hanno diritto.

Non a caso, numerosi cittadini sono riusciti ad accedere al proprio fondo pensionistico, tenendo conto delle uscite anticipate e dell’accumulo dei contributi misti, così da poter vedere aumentare l’assegno mensile.

Nonostante i grandi passi avanti fatti in tal senso, la notizia che ci riguarda è arrivata come un fulmine a ciel sereno, poiché un numero incredibile di pensionati è stato costretto a restituire la propria pensione.

Un momento davvero tragico per i contribuenti che hanno dovuto dire addio a un sussidio che percepivano avendone un tempo il diritto.

“Buongiorno INPS, abbiamo sbagliato”

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, sono davvero tantissimi gli italiani che in questo frangente si sono visti recapitare una missiva dall’INPS facendo riferimento a un indebito assistenziale per somme percepite.

In particolar modo, facciamo riferimento a casi in cui venga erogato un contributo pur non avendone più i requisiti reddituali, o in caso di mancanza di requisiti sanitari, socioeconomici, come nel caso di invalidità o disoccupazione, ma anche in caso di altre situazioni come un’indennità di accompagnamento. In questi casi, l’INPS richiama il cittadino e richiede la restituzione del denaro.

Inps ritirare pensione - Inchiostroverde.it
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Restituire la pensione: come fare per evitarlo?

Nel momento in cui parliamo di debito assistenziale, ci riferiamo al cittadino che continua a percepire una pensione o altre indennità, una somma di denaro erogata dall’INPS. Come in altri casi, però, è fondamentale essere certi di trovarsi in una situazione di indebito assistenziale, perché potresti non essere costretto a dover restituire le somme in questione.

Come riferisce anche il portale ClaudiaPorcu.it, ci sono dei casi in cui è possibile appellarsi alla giurisprudenza per evitare la restituzione delle somme, prendendo come punto di riferimento l’articolo 2033 del Codice Civile, che afferma che “chiunque ha ricevuto un pagamento non dovuto ha il diritto di ripetere quanto ha pagato“. Nel sito di riferimento, infatti, viene spiegato che l’indebito assistenziale può essere derogato da principi specifici del diritto previdenziale e assistenziale. Questo significa che l’indebito non va restituito quando il percettore si trova in una situazione di “idoneo affidamento“, cioè quando ha agito in buona fede.

Dunque, se chi ha percepito il denaro l’ha fatto in buona fede, ignaro di trovarsi in una situazione di indebito assistenziale, non dovrà restituire le somme all’INPS, mettendo in atto il principio della tutela dell’affidamento. Diversamente, le somme devono essere restituite quando ci si trova in una situazione di dolo o grave negligenza del beneficiario, ma anche quando tali somme vengono erogate in assenza di requisiti reddituali. Tuttavia, la restituzione avverrà solo dalla data del provvedimento amministrativo che sancisce il superamento della soglia del decreto.

Sulla base di ciò, verifica sempre la notifica ricevuta, consulta un legale esperto e, dove necessario, avvia un’azione giudiziale per far valere il tuo diritto di buona fede.