Muore una donna cinese trattenuta dalla pattuglia di frontiera statunitense in Arizona | Cosa è successo?

La polizia ha detto che si tratta di suicidio, ma si è presa del tempo prima di dare pubblicamente l’annuncio della morte della donna.
Una donna che era detenuta in Arizona dalla polizia di frontiera statunitense per aver superato la scadenza del visto si è suicidata. Questo secondo quanto affermato dalla deputata democratica Pramila Jayapal.
La donna, una cittadina cinese di 52 anni, era stata inizialmente fermata in California. Dal momento che era stata verificata la scadenza del suo visto turistico. In seguito è stata trasferita alla stazione di Yuma in Arizona, dove è rimasta fino alla sua morte, avvenuta il 29 marzo.
Il Tucson Sentinel è stato il primo a dare notizia della morte della donna, affermando che gli ufficiali della pattuglia di frontiera non hanno seguito le procedure in merito al riconoscimento pubblico della morte di una persona in custodia.
Successivamente hanno poi rilasciato una dichiarazione solo dopo che il Sentinel aveva già diffuso il comunicato.
Il mistero della morte della donna cinese
La guardie di frontiera hanno affermato che due persone, un uomo e una donna, entrambi cittadini cinesi, sono state arrestate il 26 marzo durante un controllo di un veicolo nei pressi di Needles, California. Gli agenti hanno sequestrato più di 220.000 dollari in due borsoni che, secondo i funzionari, erano i proventi di un’attività illecita da definire.
Gli agenti della pattuglia di frontiera non avrebbero eseguito i controlli di sicurezza richiesti durante la detenzione. Questo dice la deputata democratica. “Quando gli agenti della Customs and Border Protection (CBP) prendono in custodia una persona, sono responsabili del suo benessere, punto e basta”. “Questa detenuta si è suicidata e i primi resoconti hanno indicato che alcune procedure della CBP per garantire la sicurezza e il benessere degli individui in custodia non sono state eseguite”.

La polizia ha commesso errori?
Secondo la dichiarazione della Jayapal, le riprese di sorveglianza hanno mostrato la donna mentre creava un cappio e se lo legava al collo. Tuttavia non si è avuto alcun intervento medico per quasi due ore. “Mentre l’Ufficio per la responsabilità professionale indaga su questa morte, deve fornire risposte sul perché questi controlli di sicurezza non siano stati condotti e perché questa donna sia stata in grado di suicidarsi senza alcun intervento da parte delle guardie”.
Ha inoltre espresso preoccupazione per le condizioni dei centri di detenzione. Questo nel contesto della repressione dell’immigrazione attuata dalla seconda amministrazione Trump durante i suoi primi tre mesi di mandato.