Busta paga da fame e zero aumenti: la legge ti lascia in trappola con 830€ al mese | Meloni ha bloccato tutto

Giorgia Meloni blocca tutto - fonte_Canva+Ansa - inchiostroverde.it
Giorgia Meloni blocca tutto – fonte_Canva+Ansa – inchiostroverde.it

La tua busta paga veramente da fame, senza alcun aumento. Giorgia Meloni ha deciso di bloccare tutto e ti lascia in trappola con solo 830 euro. 

Da diversi anni in Italia si discute per quello che riguarda i salari. Ci sono cittadini italiani che sacrificano una vita intera per il proprio lavoro, per poi ricevere uno stipendio che non è mai all’altezza dei loro bisogni. L’Italia è quel paese in cui i prezzi sono in continuo aumento, ma gli stipendi continuano ad essere all’osso da ormai troppo tempo.

I lavoratori si dicono disperati, perché non riescono a far fronte a tutte le spese, se prima arrivare a fine mese era un’impresa, adesso anche arrivare al 15 sembra essere estremamente difficile.

Si chiede quindi al governo un intervento, che permetta ai lavoratori di avere una vita qualitativamente migliore, proprio grazie a disponibilità economiche più alte. Fino ad oggi tutto questo non è stato analizzato e sembra che ci sia ancora molto da aspettare.

Giorgia Meloni ha deciso ormai di bloccare tutto e i dipendenti saranno costretti a fare i conti fino a € 830 al mese.

Stipendi bloccati e condizioni di lavoro in peggioramento

La retribuzione media degli italiani si aggirerà intorno agli € 830, peccato che per tutti coloro che vivono nelle grandi città, dove il costo della vita è veramente elevato, riuscirà a far quadrare i conti. In altri paesi europei vengono introdotti riforme per aumentare il salario minimo e migliorare la qualità della vita, ma in Italia si resta ancora una volta fermi. Con l’inflazione che continua a mangiare non solo gli stipendi ma anche i risparmi, si rischia letteralmente il collasso.

Ci sono poi alcuni settori che sembrano essere maggiormente colpiti da tutto questo, come la ristorazione, l’assistenza e il commercio. I dipendenti lavorano molto più dell’orario minimo e a fine mese non trovano alcun riconoscimento economico. Senza considerare che anche nel caso in cui si firmi un contratto CCNL, spesso i diritti dei lavoratori non vengono rispettati. I poteri alti non avevano promesso una riforma, ma fino ad oggi sembra che nulla sia stato fatto.

Salari e preoccupazioni - fonte_Canva - inchiostroverde.it
Salari e preoccupazioni – fonte_Canva – inchiostroverde.it

La verità dietro il mancato salario minimo

Il principale problema che ci troviamo ad affrontare è la mancata introduzione del salario legale, di cui da tanto ormai si discute. Lo scorso anno sembrava essere ormai tutto pronto, ci dicevano che si sarebbero garantiti nove euro all’ora, ma poi la proposta era stata bocciata. Quindi si è cercato un’alternativa, ma fino ad oggi i lavori sono stati completamente fermi. Dalla bocciatura di quella proposta sono passati ormai 15 mesi il governo non ha introdotto nessuna misura alternativa. I lavoratori italiani vogliono maggiore sicurezza la chiedono al loro governo, con delle misure che siano ad hoc.

La decisione di non introdurre il salario minimo appare oggi estremamente grave, occorre un sistema che vada a tutelare i milioni di lavoratori che percepiscono stipendio da fame e non hanno tutelata una qualità della vita, che uno Stato civile dovrebbe offrire. A questo punto non si fa altro che attendere nuovi lavori in merito.