Scoperta medica importante | Dopo 30 anni è stato scoperto finalmente un potenziale nuovo antibiotico

Una speranza nel mondo degli antibiotici, dopo 30 anni che non viene scoperta nessuna nuova molecola ora forse un nuovo antibiotico c’è.
La farmacoresistenza batterica degli ultimi anni è un problema molto serio a livello medico. Da tempo non si riusciva a trovare un nuovo antibiotico e questo rischiava di portare la medicina indietro di 100 anni.
Senza antibiotici di ultima generazione i batteri sono diventati resistenti alle cure, come se fossero più potenti e il rischio per i pazienti più elevato.
I ricercatori hanno identificato una nuova molecola con attività antibiotica contro una serie di batteri patogeni, compresi quelli resistenti ai farmaci esistenti.
La nuova molecola, isolata da campioni di terreno prelevati dal giardino di un tecnico di laboratorio, è chiamata lariocidina per la sua struttura a forma di lazo.
Scoperto nuovo antibiotico.
Il team afferma che oltre alla sua potente attività antibiotica, la molecola mostra anche una bassa tossicità verso le cellule umane, il che la rende una molecola promettente nella lotta contro le infezioni resistenti ai farmaci.
L’ultima molecola prende di mira la fabbrica di produzione di proteine dei batteri, il ribosoma, in un modo in cui altri farmaci antibiotici non lo fanno. Il ribosoma è un bersaglio antibiotico interessante, perché i batteri non sviluppano facilmente resistenza ai farmaci.

L’importanza di trovare nuove cure
La ricerca di nuovi antibiotici è necessaria perché i batteri acquisiscono resistenza ai farmaci esistenti con l’uso continuato. Nel 2021, la resistenza batterica ai farmaci antimicrobici è stata associata a 1,1 milioni di decessi a livello globale. Questa cifra che potrebbe aumentare a 1,9 milioni entro il 2050. “La crisi della resistenza agli antibiotici è una minaccia esistenziale per la medicina”, afferma Gerry Wright, biologo chimico presso la McMaster University di Hamilton e coautore dello studio, pubblicato oggi su Nature.
La raccolta campioni di terreno in coltura offre la svolta. I ricercatori hanno esposto i microbi di questi campioni all’Escherichia coli, un comune batterio intestinale che può causare gravi malattie. Un campione ha mostrato una potente attività antibatterica, da parte di una specie appartenente al genere Paenibacillus. Ulteriori cicli di screening, sequenziamento del genoma e analisi strutturale hanno rivelato che il batterio produce una molecola che appartiene a un gruppo di peptidi che formano un nodo a forma di lazo. Questi peptidi sono noti per essere robusti e possono probabilmente sopravvivere anche alla digestione. “È una struttura bella, davvero compatta e incredibilmente robusta”, afferma Wright.