NOVITÀ pensioni, ora con 60 anni e 20 di contributi smetti di lavorare | INPS non te lo dice se non fai questa domanda

Novità pensioni in Italia - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Novità pensioni in Italia – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Un’importante novità per i cittadini italiani: da oggi è possibile andare in pensione a sessant’anni con vent’anni di contributi. Utopia? No, è tutto possibile!

Nel corso degli articoli precedenti, abbiamo avuto ampio spazio per parlare delle pensioni in Italia, un tema che ha visto l’introduzione di grandi cambiamenti e un aumento dell’assegno mensile.

Come abbiamo spiegato precedentemente, questi cambiamenti sono stati resi necessari per permettere agli italiani di far fronte alle normali incombenze quotidiane, soprattutto in un periodo di aumenti dei costi della vita che sono diventati difficili da sostenere per numerosi cittadini.

Ecco perché questa novità arriva come una boccata di aria fresca: il governo ha introdotto una misura che consente di gestire meglio le proprie finanze, con l’obiettivo finale di accedere alla pensione.

Novità sulla pensione in Italia: adesso cambia tutto

Una delle novità importanti è stata introdotta nelle ultime settimane con l’ampliamento del calcolo contributivo delle pensioni. In pratica, i cittadini italiani possono ora includere nel calcolo della pensione anche i contributi versati come liberi professionisti e quelli da dipendente.

Ma non finisce qui: il 22 marzo 2025 è entrata ufficialmente in vigore la legge numero 29, che rende esecutivo un accordo siglato il 6 febbraio 2024 tra Italia e Albania. Questo accordo consente ai cittadini di entrambe le nazioni che hanno lavorato su uno dei due territori di cumulare i contributi per accedere al fondo pensionistico, un’opportunità che in passato non era possibile e che comportava la perdita di parte del lavoro svolto all’estero durante gli anni di carriera.

Novità pensioni in Italia - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Novità pensioni in Italia – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Da oggi raddoppia l’assegno della pensione

I contributi in questione possono essere esportabili, ma ci sono delle condizioni da tenere a mente. Il lavoratore ha la possibilità di risiedere in Italia o in Albania, aumentando così l’accesso alla pensione, che diventa più flessibile rispetto al passato, quando la legge era più rigida.

In particolare, se un cittadino decide di rimanere residente in Italia, deve rispettare le normative italiane, ovvero vent’anni di contributi e un minimo di 61 anni e otto mesi per le donne, mentre per gli uomini il requisito è di 67 anni con un totale di vent’anni di contributi. In Albania, invece, l’accesso alla pensione è previsto dopo 15 anni di contributi, un requisito decisamente più basso rispetto a quello italiano.

In Albania è inoltre possibile accedere alla pensione anticipata dopo 38 anni e 4 mesi di contributi, con l’innalzamento a 40 anni previsto per il 2029, mentre in Italia il traguardo rimane fissato a 42 anni e 10 mesi, con un incremento che avverrà nel 2027.

Infine, il cittadino che si trasferisce in Albania dopo aver maturato la pensione in Italia può beneficiare della totale esenzione fiscale, come riportato dal sito Money.it. Tuttavia, per poter usufruire di questa esenzione, è necessario rispettare alcuni requisiti, tra cui la necessità di percepire almeno 10.000 euro all’anno e di aprire un conto corrente bancario dove verrà accreditata la pensione.