Pensione in ritardo o bloccata ad aprile: parte il nuovo accertamento sugli indirizzi | Centinaia non vedranno 1 euro

Ad aprile le pensioni sono bloccate per via del nuovo accertamento introdotto dall’INPS, i pensionati sono tutti preoccupati.
Nel mese di aprile, migliaia di pensionati potrebbero trovarsi una sorpresa poco gradita nel cedolino della pensione. Sembra che i pagamenti rischiano di essere in ritardo o addirittura si potrebbero avere delle sospensioni.
Sembra che ciò che sta creando problematiche sia un nuovo sistema di accertamento, che non funzionando alla perfezione potrebbe bloccare i pagamenti.
Numerose segnalazioni che sono già arrivate in merito, da parte degli esperti, che riguardano coloro che sono abituati a ricevere la pensione sul proprio conto bancario o postale. Questi potrebbero dover far fronte alla sospensione totale dell’assegno e questo si tradurrebbe in un problema non di poco conto.
Quindi ancora una volta i pensionati potrebbero essere costretti a fare i conti con problemi per quello che riguarda le pensioni. Ecco cosa occorre sapere sul cedolino di aprile.
Ecco chi rischia il blocco della pensione
Nel caso in cui ci si trovi con l’assegno bloccato, senza alcun preavviso è consigliabile chiedere informazioni presso le sedi Inps. Ma occorre sapere che tale situazione è provocata da i controlli sugli indirizzi e le residenze che il sistema sta mettendo in atto, su tutti coloro che ricevono l’assegno pensionistico.
I problemi che sono stati rilevati in alcuni casi, sono: i dati anagrafici che non sono stati aggiornati, le modalità di pagamento non certificate e il bisogno di provvedere a trattenute fiscali o conguagli, che potrebbero azzerare di netto il cedolino del mese di aprile. A questo punto, molti stanno chiedendo se ci sia un modo per evitare il problema prima che si proponga. Purtroppo, però, per alcuni contribuenti la problematica potrebbe non essere dipesa da loro.

Alcuni pensionati sono più colpiti di altri
Possiamo a questo punto, fare chiarezza e evitare di creare agitazione nella mente dei pensionati. A rischiare a rischiare il blocco dell’assegno pensionistico sono coloro che pur essendo pensioni italiani hanno residenza all’estero, soprattutto in: America, Asia, paesi scandinavi e dell’est Europa. Da aprile 2025 sarà messa in atto un’azione di controllo mai avuta prima d’ora, quindi per ricevere l’assegno i pensionati residenti all’estero saranno obbligati ad inviare l’attestazione di esistenza in vita entro il 15 luglio dell’anno.
Solo coloro che risponderanno in tempo vedranno irrogata la pensione nei mesi successivi a quello di luglio, nel caso in cui entro il 19 agosto, non vi sarà alcuna risposta, solo coloro che risponderanno in tempo vedranno irrogata la pensione nei mesi successivi a quello di luglio nel caso in cui entro il 19 agosto non vi sarà alcuna risposta allora l’Inps potrebbe pensare di sospendere la pensione e in quel caso occorrerà intervenire prontamente per poter ristabilire il flusso.