UFFICIALE – Sanità pubblica addio: da aprile paghi 100€ per ogni prestazione anche con codice esenzione | Puoi buttare la tessera sanitaria

Brutte notizie per la sanità pubblica: ad aprile saremo costretti a pagare 100 € per ogni controllo.
Non è la prima volta che gli italiani sollevano preoccupazioni riguardo alla sanità pubblica, un tema che spesso diventa oggetto di discussione sotto vari punti di vista.
Pensiamo, ad esempio, alle inchieste giornalistiche che hanno trattato il problema delle lunghe attese per la prenotazione di esami, riscontrando tempi biblici nel settore pubblico e una totale insicurezza riguardo alla possibilità di effettuare check-up in tempi rapidi.
Il tutto non finisce qui, però, perché la notizia diffusa nelle ultime ore ha sollevato un nuovo allarme tra i cittadini: non si tratta solo di dover pagare circa 100 € per ogni controllo, ma anche dell’assenza di certezze che rende tutto ancora più incerto.
Ecco di cosa si tratta nello specifico e perché gli italiani sono tornati a temere per la propria incolumità anche in ambito sanitario.
Addio alla sanità pubblica? Adesso è ufficiale, cosa sta succedendo?
Come abbiamo avuto modo di spiegare in precedenti articoli, negli ultimi tempi la sanità pubblica italiana è stata oggetto di numerose discussioni, con aspetti positivi, ma anche molte lacune, come nel caso delle prenotazioni.
A lasciare senza parole gli italiani è stata la bocciatura della proposta di aumentare la copertura per i controlli preventivi, in particolare per il tumore al seno. Una decisione arrivata dalla Commissione di Bilancio, come ci informa il portale Today. La motivazione è la seguente: “Per rafforzare le misure di prevenzione del tumore al seno, in attesa dell’estensione del programma nazionale di screening mammografico, è stata autorizzata una spesa di 6 milioni di euro annui per il triennio 2025-2027, in via sperimentale, con l’obiettivo di rafforzare l’adesione al programma tramite campagne di screening regionale per le donne delle fasce di età 45-50 e 70-74 anni, a carico del servizio sanitario nazionale“.

“Una becera propaganda”
In sostanza, i controlli sanitari rimarranno invariati rispetto agli anni precedenti, senza alcun potenziamento, e non sembra che ci siano in programma cambiamenti significativi.
La notizia ha sconvolto persino la comunità politica, come evidenziato dal commento di Elisa Pirro del Movimento 5 Stelle, che ha dichiarato: “Hanno fatto una becera propaganda e oggi ci ritroviamo con il Mef che dà parere negativo a questo emendamento che avremmo appoggiato volentieri. Non hanno trovato i soldi, mentre in questo paese si continua a parlare di un piano di riarmo che dovrebbe aprire spazi fiscali per circa 30 miliardi. È una cosa immorale. La sanità è al collasso. I cittadini meritano di meglio“.
Una situazione davvero critica che ha suscitato preoccupazione tra i cittadini italiani, in attesa di importanti novità nel settore sanitario.