ULTIM’ORA – Invalidità sotto revisione: da aprile perdi tutto se non invii questi dati all’INPS in tempo | Le richieste sono fuori controllo

Novità in arrivo per chi percepisce un sussidio legato alla disabilità: a partire dal mese di aprile, cambia la gestione del sussidio, e se non ti adegui, rischi di perdere tutto.
Come abbiamo avuto modo di spiegare in occasione di articoli precedenti, il 2025 rappresenta un anno di grandi cambiamenti per gli italiani. La conferma di quanto detto arriva anche dai nuovi provvedimenti introdotti, in particolare quelli legati all’invalidità.
Sappiamo già che l’assegno di invalidità viene concesso solo in casi specifici, tenendo conto delle condizioni di salute della persona interessata, che determinano la percentuale di invalidità. Questa percentuale, infatti, va a stabilire l’importo dell’assegno mensile al quale si ha diritto. Per questo, la notizia che sta circolando in questi giorni ha sorpreso molti italiani, lasciandoli perplessi.
Si tratta di nuove modalità che andranno a incidere considerevolmente sull’assegno di invalidità, e se non ci adegueremo, potremmo vederlo ridotto o addirittura sospeso.
Ultima ora sull’invalidità: adeguati o ti tagliano l’assegno
Nel corso delle ultime ore, infatti, è emersa una novità importante riguardo al sussidio di invalidità. L’Inps ha comunicato che, a partire da aprile, verranno aperti ufficialmente i nuovi canali di comunicazione per l’accertamento della disabilità e la trasmissione dei dati socio-economici.
La conferma di quanto detto arriva dal messaggio numero 949 diramato dall’Inps il 20 marzo scorso, che spiega come questa sperimentazione sarà attiva su tutti i canali, inclusi quelli dei centri per l’impiego, e riguarderà anche la presentazione delle domande di accertamento sanitario. In particolare, si applica a chi ha già un’invalidità civile superiore al 45%.

Cosa cambia per l’invalidità con le novità Inps?
L’apertura di questi nuovi canali ha l’obiettivo di snellire il processo di inoltro delle domande e la gestione delle richieste da parte dei cittadini italiani. Tuttavia, al momento si tratta di una novità avviata in fase sperimentale. A partire da aprile, i nuovi canali saranno attivi solo in alcune province: Trieste, Firenze, Brescia, Perugia, Salerno, Frosinone, Sassari e Catanzaro, come riportato dal portale Fiscotasse.it.
Questa sperimentazione durerà fino al 30 settembre 2025, quando si estenderà ad altre province, tra cui Alessandria, Genova, Lecce, Isernia, Macerata, Matera, Teramo, Vicenza, Palermo, e anche nelle province autonome di Trento e Valle d’Aosta. Il programma proseguirà fino al 31 dicembre 2026.
Per accedere a questi strumenti, sarà necessario avere credenziali SPID di secondo livello superiore, oltre a CNS o CIE 3.0.