ATTENZIONE Dipendenti, devi lavorare 3 settimane in più all’anno: ma senza stipendio | lo hai sempre fatto ma non lo sapevi

Dipendenti lavori gratis 3 settimane - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Dipendenti lavori gratis 3 settimane – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Le problematiche relative al lavoro quotidiano possono influenzare la nostra vita molto più di quanto possiamo immaginare, e a volte è proprio un piccolo dettaglio, come il tempo trascorso in azienda, che può diventare un vero e proprio problema.

Un esempio pratico riguarda le tre settimane extra che molti lavoratori passano in azienda, ma che spesso non vengono retribuite.

Abbiamo già approfondito, in articoli precedenti, vari ambiti in cui la giurisprudenza interviene, specialmente per quanto riguarda gli aspetti fondamentali della vita quotidiana del dipendente sul posto di lavoro.

Si tratta di dettagli cruciali che non dipendono dal fatto che si lavori nel settore pubblico o privato. Infatti, è stato dimostrato che molti dipendenti rimangono in azienda per tre settimane in più rispetto al normale orario di lavoro, senza alcuna retribuzione. Questo è un aspetto che non va sottovalutato.

Ecco perché è davvero fondamentale agire tempestivamente per far valere i propri diritti, garantendo così il giusto compenso e assicurandosi che il proprio impiego venga retribuito in maniera adeguata.

Attenzione: molti lavoratori stanno lavorando senza ricevere una retribuzione adeguata

Recentemente, il portale Avvocatiamati.it ha riportato un’importante sentenza della Corte di Cassazione, che ha affrontato un aspetto fondamentale della vita lavorativa. Si parla del tempo impiegato per indossare la divisa sul posto di lavoro.

Un dettaglio che riguarda sia chi lavora nel settore pubblico, come infermieri e altri operatori sanitari, sia chi nel settore privato è obbligato a indossare una divisa. La domanda che si è posta è se il tempo dedicato all’indossare la divisa debba essere considerato come parte del turno di lavoro, o se debba essere estrapolato dal tempo libero del lavoratore.

Quella che sembrava una domanda banale è diventata oggetto di un contenzioso legale, finito in Corte d’Appello e successivamente esaminato dalla Corte di Cassazione. Un gruppo di dipendenti ha fatto valere il proprio diritto a ricevere la giusta retribuzione per il tempo impiegato a indossare la divisa. La sentenza ha sorpreso il datore di lavoro e ha sottolineato un aspetto spesso sottovalutato dalla giurisprudenza.

Dipendenti lavori gratis 3 settimane - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Dipendenti lavori gratis 3 settimane – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Non devi stare più al lavoro senza che il tuo tempo venga pagato.

Il detto “il tempo è denaro” è particolarmente vero in ambito lavorativo, come confermato dalla giurisprudenza italiana. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 33.937 del 5 dicembre 2023, ha dato ragione a un gruppo di lavoratori che chiedevano il risarcimento per il tempo speso a indossare e togliere la divisa in azienda. La sentenza era stata precedentemente confermata dalla Corte d’Appello.

Il motivo? L’azienda di riferimento obbligava i dipendenti a indossare la divisa sul posto di lavoro, seguendo procedure specifiche anche per la sua rimozione. Questo obbligo doveva essere chiaramente sancito nel contratto, e non lasciato alla discrezione del lavoratore. In questo caso, la Corte di Cassazione ha confermato che il tempo impiegato per indossare e togliere la divisa deve essere considerato tempo di lavoro e retribuito come tale.

Quando è obbligatorio indossare la divisa sul posto di lavoro?

L’obbligo di indossare la divisa sul posto di lavoro viene stabilito principalmente dal contratto firmato con l’azienda. Ad esempio, gli infermieri sono tenuti a indossare la divisa per motivi igienico-sanitari, ma lo stesso vale anche per i commessi, che devono indossarla prima di recarsi sul luogo di lavoro.

Alcune aziende, invece, prevedono che la divisa venga indossata solo sul posto di lavoro, mentre una volta terminato il turno, il dipendente deve tornare ad abiti civili.

Tenendo conto di questi aspetti, quindi, è importante sapere quando il tempo dedicato all’indossare la divisa deve essere considerato parte del lavoro e retribuito come tale, come sottolineato dalla sentenza della Corte di Cassazione.