Assegno di Inclusione, adesso puoi ricevere 10.140€ anche senza requisiti: svolta clamorosa per aiutare le famiglie

L’assegno di inclusione, nel corso degli ultimi anni, è diventato un valido aiuto per gli italiani, ma questa volta ci sono novità che potrebbero cambiare le cose per il futuro, con la possibilità di ricevere fino a 10.000 € in più in un anno.
Introdotto dal governo guidato da Giorgia Meloni, l’assegno di inclusione è un sostituto del reddito di cittadinanza, pensato per consentire ai beneficiari di trovare più facilmente un impiego, tenendo conto delle loro competenze e referenze.
Il tutto non finisce qui, perché oltre al sostegno economico, l’assegno di inclusione è legato anche a un patto di prestazione al lavoro, il che significa che le famiglie beneficiarie possono anche ottenere un incremento economico che permette loro di sostenere meglio le spese quotidiane.
Inoltre, tra i cittadini che possono ricevere l’assegno di inclusione con incentivi economici, troviamo anche gli anziani, in particolare gli over 65, i quali, tenendo conto della loro situazione economica, possono beneficiare di un introito mensile maggiore.
Eppure, la notizia che ha fatto il giro nelle ultime ore riguarda una potenziale impennata di circa 10.000 €, derivante proprio dall’assegno di inclusione ma solo nel momento in cui presentate un documento necessario per accedere alla delibera del fondo.
Rivaluta l’assegno di inclusione, puoi ricevere anche più di 10.000 € sul conto
Come abbiamo spiegato in articoli precedenti, l’assegno di inclusione è uno strumento che offre ai cittadini italiani un’opportunità significativa per migliorare la propria situazione economica quotidiana.
Non solo: l’assegno prevede anche incentivi economici, come quelli dedicati al pagamento dell’affitto, a condizione che il contratto sia regolarmente registrato, come previsto dalla legge di bilancio del 2025.

Con l’assegno di inclusione, arriva una svolta clamorosa per le famiglie italiane
Come sottolineato anche dal sito Traderlink.it, l’assegno di inclusione offre un’integrazione familiare relativa al contratto di affitto, ma solo nel caso in cui il nucleo familiare comprenda persone di età pari o superiore a 67 anni, con disabilità gravi o non autosufficienti.
In questo caso, i cittadini appartenenti a questa categoria, tenendo conto dell’ISEE, possono ricevere un massimo di 6.500 € all’anno da destinare al pagamento dell’affitto. Tale somma può arrivare a 8.560 € se devono occuparsi di una persona non autosufficiente con disabilità gravi. Le famiglie appartenenti alla “quota B” possono ricevere un contributo di 3.640 € per il pagamento dell’affitto o 1.950 € per quelle che includono una persona over 67 con gravi disabilità non autosufficienti.