Stai con un narcisista manipolatore e non riesci a lasciarlo? Forse sei vittima di gaslighting

Esiste una forma di abuso emotivo in cui una persona tenta di distorcere la realtà di un’altra per esercitare il controllo su di essa.
Il fenomeno del gaslight è esploso nella cultura pop a metà degli anni 2010. E’ al centro di innumerevoli articoli.
L’American Dialect Society ha nominato “gaslight” la nuova parola “più utile” del 2016 ed è stata nominata parola dell’anno da Merriam Webster nel 2022.
Il gaslighting è una forma insidiosa di manipolazione e controllo psicologico. Le vittime del gaslighting vengono deliberatamente e sistematicamente alimentate con false informazioni che le portano a mettere in discussione le loro certezze.
Possono finire per dubitare della loro memoria, della loro percezione e persino della loro sanità mentale. Nel tempo, le manipolazioni di un gaslighter possono diventare più complesse e potenti, rendendo sempre più difficile per la vittima distinguere la verità.
Relazioni tossiche e gaslighting
Il gaslighting abbraccia relazioni personali o professionali e le vittime sono prese di mira nel profondo del loro essere: il loro senso di identità e autostima. Le persone manipolatrici lo fanno per ottenere potere sulle loro vittime, sia perché semplicemente traggono un godimento distorto dall’atto, sia perché desiderano controllare emotivamente, fisicamente o finanziariamente la loro vittima.
Il gaslighting implica un modello di comportamenti abusivi con l’intento non solo di influenzare qualcuno, ma di controllarlo. Il gaslighting può essere psicologicamente devastante. Viola la fiducia, capovolge la visione di una persona. Cadere vittima di un gaslighter erode la fiducia di una persona in sé stessa; dopotutto, è facile incolparsi per essere stati troppo fiduciosi, vulnerabili o dipendenti.

Da dove deriva il termine gaslight?
Questo abuso prende il nome da un’opera teatrale diventato poi un bellissimo thriller ad alta tensione con una meravigliosa Ingrid Bergman. Un film tetro angosciante, come dice il titolo italiano “angoscia”, diretto magistralmente da George Cukor.
Ambientato in epoca vittoriana, Paula è una giovane che aspira a diventare un soprano che incontra e ama Gregory, un pianista dai dolci modi.
Il marito, con funeste intenzioni, cerca di portare la moglie alla pazzia manipolando piccoli elementi dell’ambiente. Fa sparire oggetti e dice alla moglie che non li hanno mai posseduti o affievolisce le luci delle lampade a gas (Gaslight). La moglie nota questi cambiamenti, ma il marito insiste nell’affermare che sia lei a ricordare male o inventarsi le cose. Questo porta Paula a dubitare sempre di più delle sue sensazioni e diventare emotivamente instabile. Dopo questo film questo tipo di abusi divennero gaslight.