Scandalo pensioni, INPS ti chiede i soldi per i contributi: il datore di lavoro non ci deve più mettere un Euro | Addio pensioni

Un nuovo scandalo lascia di stucco gli italiani, facciamo riferimento alle pensioni con importanti novità da parte dell’INPS… questa volta il datore di lavoro non deve versare denaro.
Nel corso delle ultime settimane, infatti, abbiamo avuto modo di parlare ampiamente delle novità riguardanti le pensioni per gli italiani. Ci riferiamo al fatto che a breve gli italiani potranno aggiungere anche altri tipi di contributi alla loro richiesta di pensione, come quelli derivanti da altri ambiti lavorativi che finora non potevano essere riscattati.
Facciamo riferimento all’unione di più contributi accumulati nel corso della carriera lavorativa, con esplicita richiesta fatta all’INPS per un nuovo calcolo contributivo.
Il tutto non finisce di certo qui, perché un’altra importante novità è stata resa nota nelle ultime ore: si tratta di una vera e propria innovazione destinata a tutti coloro che a breve dovranno inoltrare la loro richiesta di pensione.
Ecco di cosa si tratta nello specifico e come poter cambiare la documentazione prima che venga inoltrata all’INPS, così da vedere un assegno pensionistico diverso rispetto a quello che immaginavamo di ottenere.
Novità INPS: il datore non deve mettere un soldo e tu avrai un assegno maggiore
Sta facendo parecchio discutere la nuova circolare dell’INPS numero 48, pubblicata il 26 febbraio. Infatti, la circolare in questione ribadisce che già dal 12 gennaio scorso, i lavoratori che intendono richiedere la pensione possono fare riferimento a contributi che nel tempo sono stati omessi dal datore di lavoro e prescritti.
Si tratta di contributi importanti che possono andare a modificare considerevolmente l’assegno mensile che il cittadino riceverà nei mesi successivi. Inoltre, altro dettaglio molto importante da tenere bene a mente: il lavoratore può richiedere tali contributi in totale autonomia senza limiti di tempo, facendosi interamente carico del riscatto di questa rendita vitalizia, così come ci fa sapere il portale Consulentidellavoro.it.

Attenzione all’onere della prova per le pensioni
Nonostante l’importante novità che è stata resa nota con la circolare numero 48 da parte dell’INPS, dunque, per quanto sia più facile provvedere al recupero dei propri contributi, le domande dovranno essere presentate in conformità con la legge che è entrata in vigore e in attesa di definizione. Inoltre, altro dettaglio importante da considerare è l’onere della prova.
Il lavoratore, dunque, è chiamato a dimostrare il periodo di lavoro per il quale intende richiedere il riscatto dei contributi. Successivamente, affidandosi alle strutture territoriali dell’INPS, si valuterà ogni richiesta per garantire la giusta e corretta applicazione della norma in questione, facendo in modo che l’assegno pensionistico possa aumentare di valore.