Allarme Fisco, non mettere più lo stipendio in banca: multa da 7.200€ per questi versamenti

Controllo fisco prelievi - Inchiostroverde.it
Controllo fisco prelievi – Inchiostroverde.it

Allarme fiscale per gli italiani: ora possono controllare anche ogni centesimo depositato in banca… ecco cosa sta succedendo nello specifico.

Nel corso delle ultime settimane, infatti, sono cambiati notevolmente gli approcci del fisco nei confronti dei cittadini che tentano di evadere le tasse. Il tutto non finisce di certo qui.

D’altro canto, però, anche i cittadini hanno dovuto modificare le modalità di difesa per i loro risparmi, mantenendo un controllo attento per rimanere sempre fedeli a quanto stabilito dalla legge.

Inoltre, da molto tempo a questa parte, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito di voler effettuare dei controlli su quelle che sono le operazioni bancarie degli italiani, ma solo nel momento in cui queste rientrano in casistiche ben precise.

La paura degli italiani, d’altro canto, è che il Fisco possa davvero “mettere le mani” sui conti correnti e controllare ogni singolo centesimo prelevato o speso.

Allarme Fisco: gli italiani costretti a correre ai ripari

Come abbiamo avuto modo di spiegare in precedenza, il fisco ha sempre cercato di mantenere alta la guardia con controlli mirati a prevenire l’evasione fiscale. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dai controlli incrociati effettuati riguardo ai pagamenti e all’ingresso di denaro sui conti correnti degli italiani. Se la somma di denaro è troppo alta e non giustificata, infatti, la banca può segnalarlo direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Sulla base di questa segnalazione, la banca può chiedere giustificazione per il denaro in ingresso e in uscita sul conto corrente, con tutta la documentazione correlata. A questo punto, dunque, giunge una domanda inevitabile: questo avviene anche per i prelievi in contante?

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Con questi prelievi rischi grosso!

Ebbene sì, il fisco può monitorare anche i prelievi bancari quotidiani. Innanzitutto, bisogna tenere presente che i prelievi bancari hanno dei limiti: ad esempio, esiste un limite di 250 € per ogni singolo prelievo, con un tetto massimo di 1.000 € giornalieri e 3.000 € mensili. Questi limiti sono solitamente stabiliti dalla banca, che cerca di monitorare i movimenti dei propri clienti per tenere traccia delle abitudini di spesa e delle transazioni. In questo caso, se non hai versato 3.000 € in imposte, la sanzione potrebbe variare dal 120% al 240% dell’importo non versato, a seconda delle circostanze con una multa che può arrivare anche a 7.200€.

Il tutto non finisce qui, infatti, se si superano i 10.000 € di prelievo, la banca può richiedere al cliente una giustificazione dell’operazione, supportata da tutta la documentazione necessaria. Inoltre, la banca può anche procedere con una segnalazione alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria), che a sua volta richiederà l’intervento della Guardia di Finanza per verificare e accertare la legittimità di tali prelievi. L’Agenzia delle Entrate si occuperà, invece, di controllare i movimenti che superano la soglia di 10.000 € mensili.