STOP alla malattia, adesso il datore di lavoro ti licenzia con giusta causa: se stai male vai a lavorare lo stesso | Siamo alla frutta

Adesso non puoi più metterti in malattia, il datore di lavoro ti licenzia subito e per giusta causa. Se stai male devi andare comunque a lavoro.
Non ci si può più nemmeno ammalate, questa è una delle frasi che si sentono più di frequente, ma come è possibile? Nel corso di un intero anno è possibile che si contragga un’influenza, un raffreddore o che si sia affetti da una problematica di salute.
Sembra che però, inviare un certificato di malattia al proprio capo, potrebbe voler dire, rischiare veramente molto. Considerando l’importanza che il lavoro ha per ognuno di noi, saranno molti coloro che rinunceranno a curarsi per non perdere il proprio lavoro.
Le aziende sono diventate sempre più pretenziose con i propri dipendenti e questo si traduce in un numero maggiore di licenziamenti, per motivi che in precedenza non portavano, di certo, a questo provvedimento.
Ecco allora cosa sta cambiando e per quale motivo le aziende stanno prendendo provvedimenti così severi.
Malattia: il certificato medico non è sufficiente
Il dipendente che ha bisogno di restare a casa per qualche giorno, può inviare al datore di lavoro il certificato medico che attesta l’effettiva impossibilità a recarsi al lavoro. In questo modo l’INPS provvederà a rimborsare al datore di lavoro l’importo che viene pagato al dipendente. Se i giorni di assenza, sono però, inferiori a 3, allora il pagamento non avviene. Inoltre il dipendente che si assenta da lavoro per malattia deve essere reperibile in caso di visita da parte dei medici dell’INPS; in caso di assenza il provvedimento è il mancato pagamento dei giorni di assenza, oltre a possibili richiami.
Questo è quello che prevede la legge, ma purtroppo sembra che tra i dipendenti ci sia a volte, qualche furbetto di troppo, che invia certificati falsi o peggio ancora, si approfitta della situazione.

La Cassazione è dovuta intervenire
Ad intervenire nel merito della questione ci ha pensato la Cassazione con la sua ordinanza n. 172 del 7 gennaio scorso, in cui conferma che il datore di lavoro può licenziare per giusta causa il dipendente che invia un certificato medico falso. Allo stesso modo è possibile che si venga licenziati nel caso in cui si reiteri lo stesso comportamento, ovvero ci si assenti troppo spesso da lavoro.
Quindi quello che si mette in pratica è una regola secondo la quale il dipendente dovrebbe assumere un comportamento che sia sempre onesto nei confronti del datore di lavoro, cooperando per la buona salute dell’azienda.