Non pagare subito! L’Agenzia delle Entrate ti invia la lettera di minaccia: ma se hai pagato queste tasse hai buttato via soldi

Novità pec per l'Agenzia dell'Entrate - Inchiostroverde.it
Novità pec per l’Agenzia dell’Entrate – Inchiostroverde.it

L’Agenzia delle Entrate sta inviando nuove lettere riguardanti i pagamenti, ma non pagare subito, perché potresti correre il rischio di spendere soldi inutilmente.

Nel corso delle ultime settimane, sono state pubblicate numerose notizie riguardanti il lavoro messo in atto dall’Agenzia delle Entrate.

Un esempio pratico per comprendere meglio quanto stiamo dicendo è rappresentato dagli accertamenti catastali relativi a tutti coloro che hanno usufruito del bonus 110% negli anni precedenti, fino al 2025.

Il tutto non finisce qui, dato che recentemente si è parlato anche di altre lettere inviate ai cittadini italiani, relative a pagamenti da effettuare, benché non sempre sia chiaro come procedere.

Eppure, prima di saldare il debito con l’Agenzia delle Entrate, è fondamentale verificare l’esistenza del debito e il tempo a nostra disposizione per procedere con i pagamenti.

Nuove lettere in arrivo da parte dell’Agenzia delle Entrate: fai molta attenzione

Ebbene sì, il 2025 si prospetta come un anno davvero molto intenso anche per l’Agenzia delle Entrate, in relazione all’ente di riscossione, il quale sta inviando numerose comunicazioni ai cittadini inadempienti, nel tentativo di metterli nelle condizioni di provvedere al pagamento delle tasse in oggetto.

Recentemente, poi, la Corte di Cassazione si è espressa sulle lettere inviate dall’Agenzia delle Entrate con l’ordinanza numero 3703, pubblicata il 13 febbraio 2025. Tale ordinanza ha portato l’attenzione sulla posta certificata PEC. Non tutti i cittadini ne usufruiscono ancora, ma con l’introduzione dell’identità digitale, è diventato in un certo modo necessario averne una.

Tutto questo ci riporta a una domanda importante a cui è necessario rispondere: l’Agenzia delle Entrate può inviarci comunicazioni relative a pagamenti tramite PEC, e non più attraverso raccomandata postale? La risposta a questa domanda è assolutamente positiva, ma ci sono delle cose che bisogna chiarire in tal senso.

Novità pec per l'Agenzia dell'Entrate - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Novità pec per l’Agenzia dell’Entrate – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Cosa succede se l’Agenzia delle Entrate ti manda questa mail?

L’ordinanza numero 3703 e quella 30.902 del 3 dicembre 2024, dunque, sono state fondamentali per chiarire alcuni aspetti importanti riguardo le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, ente di riscossione, ricevute tramite PEC. Innanzitutto, tutte le comunicazioni che arrivano tramite email PEC dall’Agenzia delle Entrate sono da considerarsi regolari, per le quali sono ammessi i formati PDF e firma digitale CAdES. È inoltre ammesso anche il formato P7M.

In questo contesto, vanno considerati anche tre aspetti importanti: non è necessaria la firma digitale dell’ente emittente, in questo caso l’Agenzia delle Entrate Riscossione, purché sia visibile nel corpo della mail.

Il tutto non finisce qui, perché ci sono delle casistiche in cui è possibile impugnare l’intimazione di pagamento dell’Agenzia delle Entrate. Ad esempio, nel caso in cui la casella di posta elettronica certificata del destinatario risulti piena, l’Agenzia dovrà fare un secondo tentativo nei successivi sette giorni. Se invece l’indirizzo risultasse inesistente o invalido, il contribuente può evitare il pagamento impugnando le tasse per verificare che siano state inviate correttamente e che il debito sia effettivamente esistente.