INPS revoca pensioni, inviate già migliaia di lettere: se non rispondi ti trovi in mezzo a una strada già dal mese prossimo
Prestate molta attenzione alla documentazione che arriva dall’INPS, in particolare le lettere relative alla revoca delle pensioni.
Negli ultimi anni, l’INPS ha lavorato attivamente a diversi cambiamenti, riguardanti sia il fondo pensionistico post-lavoro che quello per l’invalidità civile.
Per questo motivo, è fondamentale prestare molta attenzione alle comunicazioni ricevute, in modo da capire se il contenuto riguarda il tuo caso specifico o meno.
A generare preoccupazione tra gli italiani è una lettera particolare che molti stanno già ricevendo, in cui si prevede la cancellazione della pensione, con poche possibilità di reintegro.
Conviene leggere subito la lettera e verificare se anche tu rientri in questi casi, ma fai attenzione: hai pochissimo tempo per rispondere e far valere la tua pretesa.
L’INPS sta rivedendo le pensioni: cosa sta succedendo?
Nel mirino dell’INPS, infatti, ci sono le pensioni percepite da numerosi italiani, in particolare quelle legate alle condizioni fisiche, come la pensione di invalidità. Questo sussidio deve essere riconosciuto in base a una certa percentuale di invalidità.
In alcuni casi, la pensione di invalidità viene concessa, ma bisogna tenere a mente che per ottenerla al 100%, la condizione di invalidità deve essere permanente, con determinati requisiti sanitari e amministrativi. Questo avviene solo se l’invalidità accertata comporta una riduzione permanente della capacità lavorativa. Un esempio pratico è dato da patologie che riguardano la vista, l’udito, o la perdita di funzione di un arto, come braccio o gamba.
Il tutto non finisce qui, perché, nonostante una condizione di invalidità accertata, può capitare che la pensione venga revocata. È fondamentale intervenire tempestivamente non appena si riceve la comunicazione.
L’INPS può revocare la pensione: agisci subito.
Quando si parla di pensioni di invalidità, come spiegato dal sito brocardi.it, il beneficiario deve sottoporsi a visite mediche periodiche per accertare la persistenza dell’invalidità. Nel corso degli anni, la condizione può migliorare o peggiorare, influenzando inevitabilmente l’assegno che ricevi ogni mese.
Nel caso in cui la condizione fisica migliori e venga accertato dall’INPS, l’assegno potrebbe essere ridotto o addirittura cancellato, come previsto dall’articolo 37 della legge n. 448 del 1998 e dall’articolo 5, comma 5 del DPR 698 del 1994.
In questi casi, l’INPS avviserà il beneficiario tramite una lettera, inviata dal centro medico legale di competenza, e il destinatario avrà 40 giorni di tempo per impugnare quanto stabilito dalla visita di controllo. Con il ricorso, la decisione potrà essere confermata, oppure ritrattata, con una nuova assegnazione dell’assegno sulla base della condizione clinica.
