5 cattivi della letteratura scritti così bene che potete solamente odiarli con tutto il cuore

Libri e lettura
I personaggi più esecrabili della letteratura – finanzarapisarda – InchiostroVerde.it

Non solo eroi. La letteratura è fatta anche di personaggi talmente terribili da rimanere scolpiti nella memoria di tutti.

Per chi ama leggere, il viaggio interiore che un libro offre è qualcosa di profondamente meraviglioso. Questo perché si entra in contatto con personaggi differenti, luoghi lontani e tutto un worldbuilding che se ben costruito rimane scolpito nel cuore.

Non solo i personaggi positivi restano nella mente, ci sono anche quelle figure così esecrabili che se potessero uscire dal romanzo probabilmente la vostra reazione sarebbe quella di insultarli.

Alcuni sono perfetti nella loro negatività e meritano di essere citati.

Grazie alla citazione, se non li conoscete ancora, potreste leggere il libro e imparare ad odiarli come è giusto che sia.

I personaggi odiosi in letteratura

Lionel Shriver in “Dobbiamo parlare di Kevin” ha creato Kevin. Il villain dei villain se si può dire. Questo ragazzo è pura cattiveria, vi entrerà dentro per distruggere tutte le vostre certezze sull’empatia. Proverete emozioni fortissime contro di lui.

Un romanzo particolare in cui nessun personaggio avrà la vostra simpatia è ” Dio di illusioni” di Donna Tartt. Nessuno dei suoi protagonisti può avere il vostro affetto ed è difficilissimo scrivere un romanzo in cui nessuno si salva. Qui proverete antipatia per tutti, perché sono terribilmente esecrabili. Sono un concentrato di antipatia, superiorità e delirio di onnipotenza con cui è impossibile trovare feeling.

Letteratura
I personaggi più cattivi della letteratura – Pixabay – InchiostroVerde.it

I cattivi della letteratura più memorabili di sempre

L’odio più becero vi si scatenerà contro William de “I pilastri della Terra” di Ken Follett. Magistralmente descritto, William è uno degli antagonisti peggiori che potrete incontrare in letteratura. Ogni volta che qualcosa nel romanzo sembra andare per il verso giusto, la sua sola presenza, ribalta la situazione a danno di chi è meno fortunato e, se esistesse veramente probabilmente, provereste ribrezzo nei suoi confronti. Una delle persone immaginarie più tremende della letteratura è sicuramente Hatsumomo di “Memorie di una gheisha” di Arthur Golden. Crudele, superba, invidiosa è l’epitome della cattiveria femminile in tutte le sue sfaccettature.

Una villain magistralmente descritta nel suo arco narrativo è sicuramente Dolores Umbridge della saga di Harry Potter. Descritta come una donna dal fisico basso e tozzo, con la bocca larga e molle, melliflua, leziosa e sadica, ossessionata dal potere e dalla disciplina. “Dolores”, deriva dal latino dolor e significa “dolore”, “sofferenza”, mentre il cognome “Umbridge” deriva dall’inglese to take umbradge, ossia “offendere”, “umiliare”. Non potete non odiarla.