Pensioni bloccate, questi arretrati non ti verrano mai restituiti: arriva la senteza sulla testa di milioni di italiani

Pensioni bloccate ecco cosa sta succedendo - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Pensioni bloccate ecco cosa sta succedendo – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

In queste ultime settimane, si sta svolgendo una battaglia molto importante per i pensionati, che hanno visto le loro pensioni bloccate. Gli arretrati in questione, a quanto pare, non verranno mai restituiti a chi ne ha diritto.

Nel corso degli ultimi anni, infatti, le pensioni degli italiani sono state spesso al centro del dibattito durante la stesura della legge di bilancio annuale. In diverse occasioni, si è parlato della possibilità di aumentare l’assegno mensile, tenendo conto dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita.

E non finisce qui, poiché in questo periodo sono stati previsti anche aumenti per le pensioni dei cittadini aventi diritto, considerando vari aspetti della loro vita quotidiana. Un aumento che recentemente è stato annunciato, ma che, a quanto pare, corrisponde solo a una piccola porzione di quanto in realtà ci si aspettava.

A rendere ancora più preoccupante la situazione, è la notizia che si sta diffondendo rapidamente nelle ultime ore: il blocco delle pensioni in relazione agli arretrati, che sembra non essere mai destinato a essere accreditato sui conti correnti di chi, effettivamente, ne avrebbe diritto.

Pensioni bloccate: arretrati cancellati definitivamente?

Pochi sono a conoscenza del fatto che, proprio in queste settimane, si sta svolgendo una battaglia legale di grande importanza presso la Corte Costituzionale. Ci riferiamo all’intervento della Corte dei Conti della Toscana, seguita successivamente da quella della Campania, attraverso alcune ordinanze che sollecitano la questione legittima relativa alle variazioni imposte alle pensioni che non hanno effettivamente ricevuto un aumento tra il 2023 e il 2024.

Questa variazione è dovuta al fatto che, con la legge di bilancio del 2023, non è stato applicato il metodo di conteggio degli aumenti previsto dalla legge numero 448 del 1998. Questo ha causato una penalizzazione dell’importo, che risulta quattro volte superiore al trattamento minimo di circa 2.000 € lordi, come sottolineato anche dal portale Money.it. Tale meccanismo, voluto dal governo Meloni, è stato principalmente utilizzato per limitare l’esborso relativo alla rivalutazione delle pensioni, in un anno in cui l’inflazione è stata dell’8,1% nel 2023 e del 5,4% nel 2024. Cosa ne deriva da quanto appena detto?

Pensioni bloccate ecco cosa sta succedendo - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Pensioni bloccate ecco cosa sta succedendo – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Pensionati in allarme: davvero costretti a perdere molti soldi?

Come spiegato in precedenza, si attende ora la sentenza della Corte Costituzionale, che dovrà pronunciarsi su questa questione di illegittimità, tenendo conto anche di una presunta violazione degli articoli 3, 36 e 38 della Costituzione. Infatti, la Corte Costituzionale ha già avvertito che sarà necessario ripristinare il meccanismo originario di conteggio, quello previsto dalla legge numero 448 del 1998, che determinerà gli importi a partire dal 2025, ma anche negli anni successivi.

Nonostante l’intervento della Corte, tuttavia, il portale Money.it fa sapere che, anche se la sentenza della Corte Costituzionale fosse favorevole, i pensionati potrebbero non ricevere alcun arretrato. Questo perché la situazione è particolarmente delicata e potrebbe gravare notevolmente sui conti dello Stato.