Vuoi un matrimonio da sogno ma non hai soldi, adesso è il Governo che ti paga tutto: il regalo di Giorgia Meloni per incentivare le nuove coppie
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Il governo Meloni scende nuovamente in campo a favore dei cittadini italiani, e questa volta l’attenzione è rivolta principalmente alle coppie che stanno per contrarre matrimonio. Ora è il governo che si occupa delle tue spese.
Fino al momento della sua elezione, infatti, Giorgia Meloni non ha mai nascosto la sua intenzione di aiutare le famiglie e le giovani coppie che vogliono costruire un nucleo familiare. Sulla base di tale motivazione, sono stati messi a disposizione numerosi incentivi economici per mettere i cittadini nelle condizioni di realizzare i loro progetti di vita.
Ecco quindi che si torna a parlare nuovamente di incentivi per il matrimonio, in modo che lo Stato possa sostenere le giovani coppie che desiderano vivere la loro unione nelle istituzioni religiose e civili del matrimonio, con tanto di aiuti economici a cui poter fare affidamento.
Inevitabilmente, la notizia ha lasciato tutti i cittadini senza parole, dato che il 2025 si prospetta come un anno particolarmente importante anche da un punto di vista matrimoniale.
Di cosa si tratta nello specifico e quali sono gli incentivi economici previsti dallo Stato per le coppie prossime al matrimonio?
In arrivo soldi per il tuo matrimonio: il governo questa volta esagera
Ebbene sì, si torna a parlare di incentivi economici, e questa volta sono destinati al matrimonio. Ma non si tratta dello stesso caso avvenuto nel 2022, quando il governo aveva intenzione di introdurre un vero e proprio bonus matrimonio che però non ha trovato applicazione.
Per chi non lo sapesse, infatti, ci sono diverse agevolazioni economiche non solo per chi sta per festeggiare il proprio matrimonio. Un esempio pratico per capire meglio di cosa si tratta è l’assegno di congedo matrimoniale concesso dall’INPS. Questo beneficio è destinato agli operai non occupanti che però non hanno prestato la loro opera presso imprese artigianali, industriali o cooperative per meno di 15 giorni precedenti al matrimonio.
L’assegno in questione prevede la retribuzione di sette giornate lavorative per chi soddisfa i seguenti requisiti, oltre a quelli già citati: il servizio prestato alle aziende industriali, artigianali o cooperative deve essere stato oggetto di obbligo di contribuzione, e la richiesta dell’assegno deve essere presentata entro un anno dalla data del matrimonio, che può essere sia civile che religioso. Nel caso di matrimonio religioso, l’assegno non verrà concesso. Inoltre, la richiesta va presentata all’INPS entro un anno dalla data del matrimonio e la somma ricevuta deve essere utilizzata entro 30 giorni dalle nozze.
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Il governo quasi quasi paga il matrimonio
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, ci sono davvero tante agevolazioni fiscali previste in caso di matrimonio. Insieme all’assegno di congedo matrimoniale, che si può richiedere all’INPS, abbiamo anche il congedo matrimoniale, ovvero 15 giorni di congedo retribuito che non rientra nel calcolo delle ferie del datore di lavoro, e che può essere concesso entro i 30 giorni successivi alla data delle nozze.
Inoltre, sono stati messi a disposizione anche altri bonus che hanno l’obiettivo di aiutare le giovani coppie, come nel caso del bonus prima casa, che consiste in una detrazione del 50% sulle spese di ristrutturazione, con un tetto massimo di 96.000 €, ma anche il bonus mobili ed elettrodomestici, che prevede una detrazione del 50%, fino a un massimo di 5.000 €, da presentare direttamente sull’ISEE.
Infine, ma non meno importante, ci sono sempre le agevolazioni under 36, che consistono in garanzie statali per l’accesso facilitato ai mutui per l’acquisto della prima casa.