IMU, non lo pago più grazie a questa riforma: il Governo ha capito che mi stava massacrando | Fai questa domanda
Non è ancora trascorsa la prima parte dell’anno, e già si torna a parlare di IMU. Ma questa volta, grazie a una riforma, possiamo evitare il pagamento!
Nel corso degli anni, gli italiani si sono abituati a fare i conti con le tasse legate alla propria abitazione, in particolare con l’IMU. Quest’imposta, infatti, non è prevista per chi possiede la prima casa, ma diventa obbligatoria a partire dalla seconda proprietà in poi.
Prestate molta attenzione, perché l’IMU è dovuta anche nel caso in cui si tratti di un immobile unico o di un singolo proprietario, ma suddiviso in due proprietà. La prima parte, relativa alla prima casa, non deve essere pagata, mentre la seconda sì.
A ogni modo, c’è qualcosa su cui dobbiamo concentrarci, perché grazie a una recente riforma potremmo evitare il pagamento dell’IMU, ma è fondamentale prestare attenzione alle date di scadenza.
Ecco di cosa si tratta e perché questa volta possiamo evitare di pagare l’IMU. Parlate subito con il vostro commercialista o con il patronato di riferimento.
Basta pagare l’IMU inutilmente: questa riforma è quella che ci serviva
Nonostante l’IMU sia una tassa obbligatoria sui beni immobili di proprietà, molti italiani nel 2024 hanno avuto difficoltà con il pagamento di questo contributo.
A causa di ciò, si trovano ora costretti a pagare il contributo con una mora. Tuttavia, come stabilito dalla nuova riforma fiscale, è possibile regolarizzare il saldo calcolando la sanzione in modo ridotto, abbassando considerevolmente il contributo dovuto.
![Non pagare più l'IMU così - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)](https://www.inchiostroverde.it/wp-content/uploads/2025/02/Non-pagare-più-lIMU-così-20250211-Inchiostroverde.it-1.jpg)
Come fare per evitare il pagamento dell’IMU?
Come stabilito dal Decreto Legislativo 87 del 2024, introdotto con la riforma del regime sanatorio in vigore dal 1 settembre 2024, ci sono novità importanti riguardo al pagamento dell’IMU in ritardo. Infatti, è possibile pagare entro 14 giorni dal termine della scadenza, con una riduzione della sanzione allo 0,08333% per ogni giorno di ritardo.
Per quanto riguarda la scadenza del 16 giugno, l’imposta dovuta per il primo semestre avrà un’aliquota e una detrazione che farà riferimento ai 12 mesi dell’anno precedente. Mentre quella con scadenza il 16 dicembre va pagata interamente, a saldo dell’imposta.
Non finisce qui, perché dobbiamo considerare anche i 15 giorni successivi al termine del 30° giorno, dove le sanzioni saranno del 1,25% con gli interessi. Se il ritardo si prolunga fino al 90° giorno, le sanzioni si ridurranno al 1,3889% con gli interessi legali.
In questo scenario, poi, per l’IMU scaduta oltre il 90° giorno e fino al primo anno, le sanzioni saranno del 3,1250% con interessi legali. Se il pagamento avviene oltre un anno, ma entro due anni, le imposte saranno ridotte al 3,5714%, sempre con gli interessi legali.
Per qualsiasi informazione sugli interessi relativi al mancato pagamento dell’IMU, vi conviene confrontarvi con il vostro patronato CAF di fiducia, così da gestire al meglio la pratica e saldare la sanzione evitando ulteriori problemi in futuro.