Aumento pensione, hai diritto a chiedere questi soldi in più: la verità che il Governo Meloni non vuole che tu sappia
Importanti novità in arrivo per i pensionati: un aumento al quale hai diritto Si tratta di un aggiornamento che riguarda molti, ma di cui in pochi sono a conoscenza.
Negli ultimi mesi, infatti, si è parlato ampiamente delle novità proposte dal governo guidato da Giorgia Meloni in relazione agli aumenti previsti per le pensioni.
Un tema davvero cruciale per moltissimi italiani, per il quale è stato istituito un capitolo molto importante all’interno della Legge di Bilancio del 2025. Nonostante si tratti di un aumento minimo, l’obiettivo del governo rimane quello di provvedere alle necessità della popolazione.
Il tutto non finisce qui, perché molte persone hanno diritto a un aumento della pensione, ma non conoscono ancora le modalità per richiederlo.
Si tratta di un’opportunità spesso celata, ma si tratta di un diritto che può fare la differenza, aumentando l’importo dell’assegno pensionistico.
Aumento delle pensioni: fai valere il tuo diritto al denaro in più
Come abbiamo già avuto modo di spiegare, le pensioni sono un tema ampiamente discusso in tutta Italia. Ogni anno, infatti, vengono introdotti piani di lavoro dal governo per permettere agli italiani di accedere a un aumento dell’assegno pensionistico, in base a modalità specifiche, come quelle previste dalla Legge di Bilancio 2025.
Non solo, recentemente si è parlato anche della possibilità di includere nella richiesta di pensione contributi misti derivanti da specifiche opportunità lavorative, così da incrementare l’importo dell’assegno. Inoltre, esiste un altro tipo di contributi che possono essere aggiunti al piano pensionistico, come riportato dal portale Investireoggi.it.
Come ottenere soldi in più sulla pensione
In particolare, il portale citato menziona il caso di un pensionato che ha visto riconoscere determinati anni di contributi, ma che non sono stati inclusi nel calcolo dell’assegno pensionistico. Questi anni potrebbero essere stati esclusi per motivi legati a un contenzioso con il proprio datore di lavoro, vinto in sede giudiziale, e per i quali è stato ottenuto un risarcimento per contributi non versati e stipendi non pagati.
In questo scenario, potrebbe capitare che i contributi risarciti e annunciati all’INPS non vengano presi in considerazione quando si raccolgono i documenti relativi all’accesso al fondo pensionistico. Di conseguenza, l’assegno pensionistico risulterà inferiore a quanto ci si aspettava.
Se ti trovi in questa situazione, sappi che puoi richiedere un ricalcolo della tua pensione, includendo i contributi non versati e risarciti, come nel caso di eventuali contenziosi con i datori di lavoro. L’istanza può essere presentata entro cinque anni dalla data di riferimento dei nuovi contributi, permettendo così di recuperare gli arretrati e vedere adeguato l’importo del tuo assegno pensionistico.
