La chiamano truffa effetto BOOMERANG | Prima ti levano pure i centesimi e poi ti ridanno tutta la refurtiva
Presta molta attenzione a quello che sta succedendo a molti italiani: si tratta di una truffa con effetto boomerang che può metterti davvero in difficoltà. Prima ti tolgono i centesimi e subito dopo ti sottraggono tutto il resto dei soldi.
Come abbiamo avuto modo di spiegare in articoli precedenti, negli ultimi anni sono state messe in atto numerose truffe che hanno attirato vittime in tutto il mondo.
Con l’avvento della tecnologia e l’uso massiccio di Internet da parte della maggior parte dei cittadini globali, infatti, per gli hacker è stato molto facile introdursi nelle vite delle persone anche a chilometri di distanza.
Le truffe online permettono ai malviventi di avere un ampio numero di vittime, anche molto distanti da loro, così da rendersi il più difficili possibile da rintracciare.
Ecco perché dovresti difenderti da questa nuova truffa che sta mettendo seriamente in difficoltà un gran numero di persone.
Arriva la truffa effetto boomerang: ecco come difendersi
Come abbiamo spiegato in articoli precedenti, gli ultimi anni sono stati incredibili per i malfattori, che sono stati in grado di appropriarsi dei risparmi delle loro vittime. Internet ha offerto un terreno fertile per questi truffatori che, con vari escamotage, magari col pretesto di un virus o di un malware nascosto in pubblicità, sono riusciti a infiltrarsi nei computer delle vittime e a rubare dati sensibili, come quelli bancari.
Inizialmente, molte vittime hanno riferito di aver perso una cifra significativa, ma i malviventi hanno iniziato con sottrazioni di pochi centesimi. Tuttavia, il problema non finisce qui, perché dopo quanto accaduto non tutti sono stati in grado di far valere i propri diritti nei confronti dell’istituto bancario.
Come recuperare i soldi sottratti con la truffa dell’effetto boomerang?
La risposta a questa domanda dipende da vari fattori, come sottolineato in un articolo pubblicato recentemente dal portale CasertaNotizie.com. In particolar modo, è fondamentale proteggere il nostro conto corrente con tutti gli strumenti messi a disposizione dall’ente bancario.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è la notifica di un tentato pagamento o di una transazione con un prelievo non autorizzato, insieme agli strumenti che vanno a rafforzare la nostra protezione e a dimostrare che siamo vittime di una truffa. In caso contrario, possiamo sempre fare affidamento sul supporto legale fornito dalla legge e rivolgerci a un avvocato per intentare causa contro l’ente bancario che si rifiuta di restituire la somma sottratta. In questo caso, sarà il giudice a decidere se esistono i presupposti per un rimborso.