Hai costruito casa su un terreno abusivo? Ora ti CACCIANO via senza preavviso: nemmeno il geometra lo sapeva

Case abusive così te le buttano giù - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Case abusive così te le buttano giù – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

L’abusivismo rappresenta un problema concreto e reale per molte nazioni, Italia inclusa. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è il caso che potrebbe diventare un precedente giuridico: se costruisci su un terreno non autorizzato, rischi di essere costretto a demolire immediatamente.

Nel corso dell’ultimo ventennio, la giurisprudenza italiana è cambiata considerevolmente, dovendo adattarsi alle numerose novità che sono state imposte agli italiani sotto ogni punto di vista. Un esempio pratico di questa evoluzione riguarda l’abusivismo edilizio.

Non di rado, infatti, capita di imbattersi in strutture completamente abusive, costruite su terreni non di proprietà. In casi specifici, può esserci la possibilità di trovare un compromesso tra una vendita forzata o l’appropriazione del terreno per usucapione, se la struttura non viene riscattata nel corso di un decennio dal legittimo proprietario.

Il caso che stiamo per raccontarvi, però, è ben diverso da quanto immaginate. Parliamo, infatti, di costruzioni realizzate in un’area non autorizzata, per le quali è stata richiesta la demolizione immediata.

Una notizia che, sebbene inaspettata, ha colto di sorpresa gli italiani e potrebbe, come spiegato precedentemente, rappresentare un precedente considerevole.

Costruire su questa area? Può costarti la casa

Negli ultimi giorni, come riportato anche da CasertaNotizie.com, a far discutere è la sentenza n°23222 del 2024 emessa dal TAR del Lazio, che ha risolto una disputa legale tra una società immobiliare e il Comune di Roma.

Secondo quanto reso noto, sembra che l’agenzia in questione abbia effettuato lavori su un’area appartenente al Comune di Roma senza alcun tipo di autorizzazione. Sarebbe quindi stato violato l’articolo 31 del Testo Unico dell’Edilizia, che prevede anche la demolizione in caso di mancato rispetto delle normative urbanistiche.

In un primo momento, l’amministrazione comunale aveva emesso un’ordinanza che imponeva alla società immobiliare di provvedere alla demolizione entro 90 giorni. Tuttavia, i lavori sono continuati senza sosta, con 1600 m² di opere abusive realizzate sul terreno in questione. Di conseguenza, il Comune ha formalizzato una denuncia, chiedendo anche l’intervento del TAR.

Case abusive così te le buttano giù - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Case abusive così te le buttano giù – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

La sentenza che cambia tutto sull’abusivismo in Italia

La diatriba ha messo in luce diversi aspetti della giurisprudenza che ancora oggi sorprendono gli italiani, come il fatto che le opere realizzate prima del 1967 siano esenti dall’obbligo di permesso di costruzione. Tuttavia, per le nuove costruzioni, bisogna fare riferimento all’articolo 33 del Testo Unico dell’Edilizia, che prevede sanzioni meno severe per casi come questo. La disputa legale tra il Comune di Roma e la società immobiliare è andata avanti fino a quando il TAR non ha emesso la sua sentenza, dopo aver esaminato tutti i fatti.

In particolare, il TAR ha rigettato il ricorso relativo all’ordinanza di demolizione, ma ha evidenziato l’assenza di documentazione che legittimasse le opere contestate. Questo ha fatto sì che il ricorso riguardante l’acquisizione del patrimonio pubblico venisse accolto solo parzialmente. Di conseguenza, l’agenzia immobiliare è stata chiamata a chiarire come sono stati effettuati i lavori di estensione di 1600 m². Nel frattempo, dovrà occuparsi anche della demolizione di alcune opere aggiuntive abusive e del pagamento delle spese processuali, che ammonterebbero a circa 1500 €.