Nuove Indicazioni Nazionali per il primo e secondo ciclo di istruzione | Il Ministro Valditara ha acceso una profonda discussione

Riforma scolastica
Scuola e Ministro Valditara – Pexels – InchiostroVerde.it

La scuola sta per cambiare, questa riforma è stata pensata per migliorare le competenze degli studenti, afferma il Ministro dell’istruzione.

Alcuni, che potrebbero essere definiti  detrattori, la definiscono “operazione nostalgia”. Altri, invece, hanno accolto con entusiasmo la decisione del Ministero dell’Istruzione di modificare in alcune parti il percorso di studi dei più giovani.

E’ previsto il ritorno dello studio dei grandi classici, sparizione di geostoria ( che torna a diventare due materie distinte, ossia, storia e geografia) ritorno del latino e lettura della Bibbia: sono queste alcune delle novità che il ministro Giuseppe Valditara ha recentemente comunicato agli italiani.

La Commissione di esperti ha evidenziato un problema da affrontare. Un problema insito nel risultato di una recente indagine Ocse che ha fatto scattare un campanello d’allarme. Il 35% degli italiani adulti (tra i 16 e i 65 anni) è incapace di comprendere una frase scritta breve e semplice.

Se ci pensate significa che un italiano su tre può essere definito “analfabeta funzionale“, un fatto gravissimo nel 2025 con l’elevata competitività degli stati esteri sempre più avanzati rispetto all’Italia.

Italia un paese molto in difficoltà culturalmente parlando

Offrire gli strumenti per una crescita umana a 360° è diventato un problema molto serio. La preparazione e l’importanza di una cultura umanistica è fortemente sentito.

La scuola dell’obbligo deve aiutare i ragazzi a crescere, deve diventare il luogo di base dove la forma mentis dei ragazzi cominci ad incanalarsi verso performance culturali migliori. E’ necessario fornire strumenti insostituibili nel percorso della primaria e della secondaria, al fine di potenziare nei ragazzi la comprensioni dei testi, un vocabolario ricco ed innescare una crescita mentale.

Scuola primaria e secondaria
Potenziamento scolastico – Pexels – InchiostroVerde.it

Torna lo studio del latino, sebbene facoltativo

Una delle novità è sicuramente il ritorno del latino nelle scuole medie, seppur su base volontaria. Questo permetterà agli studenti di avvicinarsi alla lingua madre dell’italiano, sviluppando competenze logiche e di traduzione. Questo dovrebbe aiutare a perfezionare un vocabolario più vasto nei ragazzi, che si sta perdendo.

Per lo stesso motivo si è deciso di tornare a studiare i classici per ragazzi (Verne, Stevenson) da leggere in classe nella versione integrale. Tuttavia, potranno essere accolti nel percorso formativo autori moderni che possano interessare i ragazzi. Ovviamente senza rinunciare alla qualità romanzesca e letteraria. L’obiettivo è recuperare un rapporto più intenso con i testi e quindi migliorare l’abitudine alla lettura. E’ necessario che si torni ad apprezzare il testo scritto e che si parli in classe di quanto appreso, per aver un confronto socioculturale.