L’addio a David Lynch un genio indiscusso | Grazie a Twin Peaks ha distrutto la tv con successo

David Lynch
David Lynch e Twin Peaks – Wikipedia – InchiostroVerde.it

L’addio al grande regista americano ha creato un grande dibattito su come esista un’epoca prima e dopo Twin Peaks.

David Lynch lascia un vuoto nel mondo del cinema e della TV, sui social i suoi fan si scambiano assiduamente commenti e immagini per omaggiare il maestro.

In effetti è l’uomo che ha fatto la storia con le sue opere ed è innegabile che la serialità televisiva dopo Twin Peaks non è più stata la stessa.

“Twin Peaks , la serie che potrebbe cambiare tutto”, recitava la copertina della rivista Connoisseur nel 1989, mesi prima che la serie andasse in onda su ABC a un pubblico di 35 milioni di persone.

Per la prima volta nella storia il mondo poteva usufruire di un prodotto diverso. Un dramma seriale surreale intriso di orrore, violenza e commedia, tutto in una sola produzione.

Twin Peaks nella cultura di massa

La prima stagione di Twin Peaks ruotava attorno a una sola domanda che catturava gli spettatori: “Chi ha ucciso Laura Palmer?” La risposta diventava ogni settimana più strana e spaventosa. Lo show si è concentrato tanto sulla rivelazione delle stranezze della sua indimenticabile città con “un caffè maledettamente buono” quanto sulla risoluzione del suo mistero centrale, l’omicidio della perfetta ragazza americana.

Niente di Twin Peaks era superficiale o fugace, qualità che i critici snob a volte attribuivano alla televisione. La profondità emotiva e la singolare visione artistica sbalordirono il panorama mediatico americano in una nuova era televisiva più sperimentale. I suoi temi, l’ambientazione, le qualità cinematografiche e la sua capacità di fondere generi diversi sono stati da allora assorbiti nell’intrattenimento mainstream, influenzando tutto, da X-Files a True Detective.

Twin Peaks
L’importanza senza tempo di Twin Peaks – Wikipedia – InchiostroVerde.it

Twin Peaks una serie che non potrà mai invecchiare

La sorprendente cinematografia noir e la colonna sonora lussureggiante di Angelo Badalamenti profumano di cinema. Dark, sequenze oniriche, melodramma da soap, la banalità e l’orrore si fondono a mostrare che il sogno americano può trasformarsi in un incubo. In superficie, si vede la solida America fatta di caffè, foreste, accoglienti interni in legno e flanella rossa.  Tuttavia la “ragazza morta” come figura centrale segna il punto di rottura con il finto perbenismo borghese.

La serie segue l’agente Dale Cooper (interpretato in modo iconico da Kyle MacLachlan) mentre tenta di risolvere il crimine, ma esplora anche l’impatto emotivo dell’omicidio sull’intera comunità della cittadina, che forse è morta insieme alla ragazza.