Israele e Palestina trovano un accordo | I negoziati sono stati fondamentali per la pace
Confermato un accordo di tregua in 3 fasi tra Hamas e Israele. Finalmente il conflitto avrà una risoluzione.
Secondo quanto stabilito a partire da domenica 19 gennaio e per le 6 settimane a seguire ci sarà finalmente il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
E’ stato deciso un rilascio parziale di ostaggi e prigionieri e il ritiro graduale delle truppe israeliane. La tanto auspicata intesa è stata raggiunta in Qatar grazie all’intervento di mediazione dagli Stati Uniti.
Tutto ha avuto una conferma il 15 gennaio 2025, un accordo di tregua nella Striscia di Gaza tra Hamas e Israele.
Una notizia che tutti aspettavano da molto tempo e che prevede la fine di questo tragico momento del conflitto israelo-palestinese.
Come si è arrivati all’accordo
L’intervento diplomatico e l’aiuto in mediazione di paesi come il Qatar, Stati Uniti, Egitto e Turchia, sono stati fondamentali. Questo ha permesso di trovare un punto in comune tra le volontà dei due paesi in conflitto.
L’accordo stabilisce che nei prossimi 42 giorni ci sarà un cessate il fuoco in Palestina e il rilascio di 33 ostaggi israeliani in cambio di centinaia di prigionieri palestinesi. Di contro ci sarà il ritiro delle truppe israeliane da alcune aree della Striscia. Tutto comincerà domenica 19 gennaio, il giorno prima dell’insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli USA, e si dovrebbe articolare in tre fasi.
Reazioni positive alla tregua di Gaza
La popolazione palestinese è in festa per le strade. Un momento da ricordare. Questo accordo tra Hamas e Israele prevede uno sviluppo in tre fasi. Nella prima è prevista una tregua di 42 giorni durante la quale saranno liberati 33 ostaggi israeliani, con attenzione primaria ad anziani, donne, bambini e malati, in cambio di circa 1000 detenuti palestinesi rinchiusi nelle carceri israeliane. In contemporanea avverrà il graduale ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza, con il ritorno progressivo della popolazione palestinese nel nord della Striscia e l’entrata di maggiori aiuti umanitari. Al confine tra Striscia di Gaza ed Egitto, nel corridoio Philadelphia, si avrà una sorta di zona franca e i palestinesi potranno fare ritorno alle proprie case, passando attraverso i controlli di frontiera.
Nella Striscia la popolazione civile sta celebrando l’annuncio del cessate il fuoco con gioia, sebbene la situazione sia estremamente disagiante. Tutte le strutture sanitarie della zona, infatti, sono state chiuse e la popolazione sta vivendo una condizione estrema di fame e malnutrizione, senza strutture di ausilio medico.