Ci lascia Oliviero Toscani | L’uomo che ha trasformato in arte quello che poteva dare scandalo
Il genio della fotografia che ha immortalato quasi sessant’anni di storia e di eventi emozionando gli animi di tutti, ci ha lasciato.
La famiglia di Oliviero Toscani ha diffuso un breve comunicato stampa.
«Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali».
Toscani era affetto da amiloidosi, come lui stesso aveva reso noto, ed era ricoverato in gravi condizioni da diversi giorni all’ospedale di Cecina, in provincia di Livorno.
In una intervista al Corriere della Sera ad Agosto aveva dimostrato ancora il suo coraggio e la forza indomita del suo animo ribelle.” In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali” disse di non temere la morte. “Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”.
L’uomo che non ha mai nascosto nulla ai nostri occhi e ha creato un’arte immortale
In un periodo in cui il mondo intero aveva paura e si teneva lontano, come se fosse qualcosa di innominabile, Oliviero Toscani ci ha mostrato sempre la verità, nuda e cruda.
Tutti ricorderete l’immagine di David Kirby malato di AIDS accerchiato dalla famiglia in pena, qualcosa di così forte da scuotere le fondamenta della società. Oliviero ci ha presentato Isabelle Caro e il suo piccolo corpo flagellato dall’anoressia, in un mondo che fa della magrezza estrema quasi un vanto.
Le indimenticabili foto che ci lascia un artista straordinario e visionario, precursore dei tempi
Grazie ad Oliviero, avete visto una donna nera allattare un bambino bianco, avete potuto scoprire l’immagine di un neonato appena venuto al mondo ancora con il cordone ombelicale attaccato al suo pancino. Oliviero ha mostrato un palestinese e un israeliano che si abbracciano come fossero fratelli, lo sguardo di una persona condannata a morte o un prete e una suora che si baciano.
Migliaia sono i suoi ritratti, milioni di immagini che hanno fatto la storia. Non voleva essere ricordato per nessuna in particolare ma «per l’insieme, per l’impegno. Non è un’immagine che ti fa la storia, è una scelta etica, estetica, politica da fare con il proprio lavoro». Addio Oliviero e grazie per il tuo sguardo sul mondo.