Ramy Elgaml, i video shock dell’inseguimento | Le immagini sono chiare su quanto è accaduto

Ramy Elgalm
Ramy Elgaml – Instagram – InchiostroVerde.it

Il video shock dell’inseguimento di Ramy Elgaml al vaglio degli inquirenti per stabilire le modalità dei fatti.

E’ emerso un video che mostra chiaramente l’inseguimento tra i carabinieri e il motorino con a bordo Ramy Elgaml, 19 anni, e il conducente Fares Bouzidi, 22 anni.

Si vede l’auto della pattuglia dei militari che colpisce più volte lo scooter. Se si ascolta l’audio, che ha registrato cosa succedeva all’interno della macchina, si sente un carabiniere dire: “Chiudilo, chiudilo così cade… no, mer… non è caduto”. E poi l’esultanza finale: “Sono caduti… bene”.

Come sapete in quell’inseguimento è deceduto un ragazzo di 19 anni Ramy a causa del trauma della caduta.

A questo punto, queste prove audio e video sono al vaglio della Procura che sta indagando insieme alla polizia locale sull’accaduto. Il carabiniere alla guida è indagato, insieme a Fares, per omicidio stradale. Altri due militari sono indagati per falso personale, favoreggiamento e depistaggio.

Cosa potrà accadere ai carabinieri coinvolti in questo caso?

A Fanpage lo ha spiegato Valerio de Gioia, il Consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma. Ha affermato che: “L’inseguimento è fatto in modo non corretto”, pertanto dell’accusa di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi, potrebbero rispondere, oltre al carabiniere che era alla guida, anche quelli che lo incitavano a speronare la moto. Non anche, però, quelli che hanno espresso compiacimento sull’avvenuta caduta.

Questo perché per il codice penale essere compiaciuti di un fatto criminoso già avvenuto non è rilevabile come l’istigazione a compiere un’azione criminale. Penalmente rilevanti sono gli atti e i fatti che portano alla condotta dolosa e se il dolo si è formato anche con l’incitazione, questa rientra nella fattispecie.

Giustizia
Ramy Elgalm indagini in corso . Depositphotos – InchiostroVerde.it

Gli scenari possibili che potrebbero verificarsi

Quello che accadrà poi, dipenderà dalle indagini. Ai carabinieri potrebbe essere imputato il più grave delitto di omicidio preterintenzionale, a carico del conducente, qualora dovesse accertarsi che il suo intento fosse quello di ferire i ragazzi a bordo del motoveicolo. Ricordate che l’omicidio preterintenzionale ex lege è integrato ogni volta che con l’intento di colpire qualcuno per ferirlo se ne causa involontariamente la morte.

Assai più grave sarebbe se si riuscisse a provare che effettivamente gli agenti in servizio hanno intimato ai testimoni di cancellare il video dell’impatto dai loro telefoni. Condotta inaccettabile che potrebbe aggiungere altri reati alle accuse, come violenza privata, minacce aggravate e depistaggio. Un comportamento che in via cautelativa per il momento potrebbe portare alla sospensione dal servizio i militari.