Lupi in Valle d’Aosta | Pré-Saint-Didier ospita un branco intero per le sue strade

Lupi
Lupi in Valle d’Aosta – Pixabay – InchiostroVerde.it

Un branco di lupi preoccupa gli abitanti di un paese in Valle d’Aosta. Il video dell’assessore fa il giro del web.

Ci sono nove lupi che si aggirano per le strade di Pré-Saint-Didier, in Valle D’Aosta.

Il tutto è stato ampiamente dimostrato da un video che ovviamente ha fatto scaturire un dibattito per la sicurezza di uomini e lupi tra animalisti e cittadini.

A pubblicare il video del branco sul social X è stato l’assessore regionale agli Affari europei, Luciano Caveri, il quale denuncia la situazione d’emergenza nelle Alpi .

L’assessore riferisce che la situazione è potenzialmente anomala perché :”Si sono mangiati un cane” scrive l’assessore nel post.

I lupi in Valle d’Aosta non sono una novità

Prima a rischio estinzione, ma grazie all’entrata in vigore delle leggi di protezione (a livello nazionale ed europeo), al ritorno del bosco si è assistito ad un progressivo aumento della consistenza numerica della specie.

In questo modo i lupi hanno ricolonizzato il territorio italiano, a partire dall’Appennino centrale risalendo verso nord fino ad arrivare in Liguria e, dai primi anni ’90 e hanno ripopolato l’arco alpino occidentale. I primi avvistamenti di lupo in Valle d’Aosta risalgono al 2005, quando un esemplare solitario, proveniente dal Piemonte, si era stabilito nella zona del massiccio del Mont Fallère. Un primo branco si era poi formato all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, nel 2007. Attualmente sono presenti 7/8 branchi di lupo che occupano l’intero territorio della regione.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da la Repubblica (@larepubblica)

Guardate il video postato su Repubblica estratto da quello di Luciano Caveri

Nove lupi corrono in mezzo alla strada tranquillamente. Il video di Luciano Caveri è virale su tutti i canali possibili. L’assessore non nasconde la preoccupazione dicendo che un branco che si aggira libero fa “capire quale sia la situazione e l’emergenza sulle Alpi (si sono mangiati un cane)”. Le indicazioni impresse sulle immagini indicano che sono le 4.51 del 28 dicembre scorso quando nove predatori, uno dopo l’altro, corrono per strada tra edifici e auto parcheggiate.

Prima del passaggio dell’ultimo esemplare, un veicolo procede a fari accesi dietro gli altri otto. Ci si avvicina ormai alla decisione definitiva, riferisce l’assessore, dopo che è stato accettato il principio proposto dalla Commissione europea di modifica della Convenzione di Berna del Consiglio d’Europa, per declassare lo status del lupo da specie particolarmente protetta a specie protetta. Si tratta di fare ovviamente dei prelievi mirati, non delle stragi, laddove la presenza del lupo comincia a diventare pericolosa…”