Influenza 2025 presente su tutto il territorio nazionale | Il picco è adesso

Influenza 2025
Picco influenzale attenzione – Pixabay – InchiostroVerde.it

Secondo i dati quasi 5 milioni di italiani sono stati colpiti finora dall’influenza stagionale e il picco è previsto tra metà e fine gennaio. 

Silvestro Scotti, segretario della Federazione nazionale dei medici di medicina generale ha dichiarato che è stato registrato un forte aumento di pazienti negli ambulatori.

“Telefono, mail, whatsapp – ha detto – le sollecitazioni ai medici sono molte: tanti i casi di sindromi influenzali ma anche richieste di ricette, certificati”.

Per quanto riguarda l’influenza, “nei prossimi giorni vedremo anche se la ripresa delle scuole, come in genere accade, accelererà ancora la circolazione virale, allargandosi a fasce di popolazione più ampia.

Dovremmo quindi vedere un aumento della curva epidemica e avvicinarci al picco influenzale”.

Come si presenta l’influenza 2025

Molte persone colpite lamentano un’influenza più virulenta, forme più gravi in ​​questa stagione rispetto alle precedenti, ma questa è solo un’impressione, perché non emergono dati sulla gravità del virus. D’altronde l’influenza quest’anno ha una particolarità: colpisce molto di più i giovani e meno gli over 60.

Questo fenomeno è legato a due concause. In primis gli over 65 sono più vaccinati. In secondo luogo, i ceppi che circolano quest’inverno: i virus B e AH1N1 contagiano più facilmente i giovani. Le riunioni delle feste e il rientro a scuola sono potenziali focolai per le infezioni e la propagazione del virus.

Influenza 2025
I giovani sono i più colpiti dall’influenza – Pixabay – InchiostroVerde.it

Come mai l’influenza colpisce più i giovani

E’ una questione di immunità ed esposizione al virus la maggiore probabilità di contrarre la malattia. Chiunque sia nato prima del 1957, la prima volta che è stato colpito da un virus è stato il virus H1N1. Pertanto questa immunità iniziale induce una protezione particolare contro questo tipo di virus e viceversa i nati dopo il 1957 si difendono meno bene contro l’AH1N1, a meno che non vengano vaccinati.

I più giovani si difendono meglio dal ceppo H3N1, che quest’inverno è minoritario. L’epidemia è ancora lontana dall’aver raggiunto il suo picco, quindi c’è ancora tempo per vaccinarsi. Soprattutto perché il siero protegge dai due ceppi responsabili dell’insorgenza dei casi. In questo periodo ci sono anche i grandi appuntamenti per il Giubileo con affollamenti di massa di pubblico in città che possono fare aumentare il numero dei contagi., Infatti l’ipotesi che è  più verosimile è che possano esserci rialzi improvvisi del numero dei contagi. Le precauzioni sono sempre le stesse dai tempi del Covid, ossia disinfettare le mani spesso ed evitare di toccarsi il viso.