Banche italiane, queste sono le più SICURE in assoluto | Se la tua non è nella lista, cambia subito

Si torna a parlare delle banche in Italia e non solo. Le banche presenti nel nostro Paese sono state annoverate tra le più sicure in assoluto… presta molta attenzione a dove hai messo i tuoi risparmi.

Nel corso degli anni, si è spesso parlato della sicurezza bancaria e degli istituti a cui affidare i propri risparmi, in modo tale da avere una tutela a 360 gradi, proteggendosi così anche da eventuali malfattori e altre problematiche.

Il tutto non finisce di certo qui. In questi anni la Banca Centrale Europea, insieme alla comunità europea e alle altre nazioni nel mondo, ha sempre lavorato attivamente per garantire che i correntisti potessero preservare i propri risparmi, scegliendo autonomamente l’ente a cui affidarsi, tenendo conto di vari aspetti.

Non a caso, la classifica resa nota in queste ultime ore non porta solo lustro all’Italia, ma è anche indicativa per i cittadini su dove indirizzare i propri risparmi, così da assicurare il proprio futuro con un ente che rispetti anche le proprie esigenze.

Ecco quali sono le banche considerate tra le più sicure in Italia e che hanno ricevuto un feedback positivo dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Le banche italiane più sicure in assoluto: controlla se la tua è nell’elenco

Come spiegato precedentemente, infatti, è stata diffusa dalla Banca Centrale Europea la classifica delle banche italiane considerate tra le più sicure per i propri clienti, con i minori fattori di rischio. La classifica si basa su diversi fattori di confronto, come nel caso del P2R, ovvero il requisito patrimoniale specifico che si aggiunge al requisito patrimoniale minimo di primo pilastro, a cui tutte le banche devono rispondere. Il periodo di controllo e valutazione prende il nome di Supervisory Review and Evaluation Process (SREP), durante il quale i dati vengono sottoposti a stress test per simulare situazioni di crisi, come reso noto dalla stampa italiana e dal portale altaformazionemusicale.it.

Durante il test, infatti, più basso è il P2R, maggiore sarà la solidità dell’ente bancario. In cima alla lista, con un P2R dell’1%, troviamo il Credito Emiliano, seguito dai seguenti enti bancari:

• Mediolanum all’1,50%
• Intesa Sanpaolo all’1,50%
• Mediobanca all’1,82%
• Fineco Bank al 2%
• Unicredit al 2%
• Banca Popolare di Ravenna (BPR) al 2,45%.

Ecco le informazioni su cui devi fare affidamento

La classifica, quindi, include anche altre banche con un P2R che si aggira tra il 2,50% e il 2,79%, come nel caso di Montepaschi di Siena, Banca Popolare di Sondrio, Banco BPM, ecc. È importante anche considerare la protezione dei depositi, che può fare affidamento al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che agisce su ogni deposito fino a 100.000 € per singolo cliente. A questo si aggiunge la qualità degli asset, che si riferisce alla solidità della banca e alla qualità dei suoi prestiti, riducendo il rischio di insolvenza.

Altri aspetti da tenere in mente sono il rating, come quelli di Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch, che valutano la solidità finanziaria delle banche, e la liquidità, ovvero la capacità della banca di far fronte alle proprie obbligazioni in caso di crisi.

Tenete presente che tutti questi fattori non riguardano solo coloro che hanno un rapporto con l’ente bancario da impresa, ma anche i singoli cittadini, in riferimento al loro reddito personale e lavorativo. Non a caso, gli esperti sono tutti d’accordo sull’effettuare una diversificazione, soprattutto per chi ha un patrimonio che supera i 100.000 euro, indirizzando i propri risparmi su più enti bancari per garantire un minor rischio di perdita, qualora una banca attraversi un periodo di crisi.