La giornalista Cecilia Sala, finalmente libera dal carcere in Iran, può tornare a casa

Cecilia Sala
Cecilia Sala liberata – Instagram – InchiostroVerde.it

Grazie ad un’intensa attività diplomatica Cecilia Sala è libera di tornare in Italia. Si può scrivere la parola fine ad una vicenda terribile.

Libera e pronta a tornare a casa, per Cecilia Sala è il momento di lasciarsi alle spalle il carcere di Evin, a Teheran, in cui è stata rinchiusa dal 19 Dicembre scorso.

L’arresto è avvenuto per opera delle autorità iraniane, senza che siano stati in grado di fornire una motivazione giuridicamente valida che giustificasse la detenzione.

Un generico arresto per “aver violato le leggi della Repubblica islamica dell’Iran” senza dei dettagli rilevanti da parte delle autorità.

Questa è l’unica motivazione che ha portato alla carcerazione di Cecilia.

Il collegamento con Mohammad Abedini

Il suo arresto è avvenuto pochi giorni dopo la detenzione in Italia di Mohammad Abedini. Infatti, l’ingegnere iraniano fu arrestato all’aeroporto di Malpensa su mandato degli Stati Uniti, accusato di fornire componenti per droni all’Iran.

Una coincidenza, che ha fatto inevitabilmente pensare ad un legame tra i due arresti. L’ipotesi che l’Iran avesse pensato alla possibilità di utilizzare la detenzione di Sala come leva diplomatica, era subito emersa. L’Iran in passato ha sfruttato la detenzione di giornalisti e cittadini stranieri. Sempre senza chiarire le accuse precise.

Libertà per Cecilia Sala
Cecilia Sala libera – Freepik – InchiostroVerde.it

L’incontro Trump-Meloni sul caso di Cecilia Sala

La premier Meloni era volata nei giorni scorsi in Florida per affrontare la questione con il presidente eletto Trump. Questo perché era necessario che i due presidenti capissero come agire in merito alle accuse contro Abedini. Washington ha accusato l’uomo di fornire ai Pasdaran iraniani i componenti elettronici necessari per un attentato contro le forze Usa in Giordania. Di contro l’Italia aveva la possibilità di negare l’estradizione di Abedini in America, per avere una carta da giocare per ottenere il rilascio di Cecilia.

Il ministro Tajani ha fatto sapere che, invece, l’Iran stesso ha nettamente separato i due eventi e non li ha assolutamente collegati. Infatti, al momento non sembra esserci stato alcuno scambio  di favori, dal momento che Cecilia Sala è libera mentre Abedini resterà in carcere almeno fino al 15 gennaio, giorno dell’udienza. Il nostro presidente del Consiglio esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Un lavoro compatto di diplomazia ed intelligence che ha dato la possibilità alla giornalista di uscire dal carcere in cui è stata trattenuta in isolamento, senza subire maltrattamenti ha fatto sapere.