Li chiamano i Robin Hood delle MULTE: ora non si pagherà più un centesimo | Scoperti i veri colpevoli
In queste settimane si è parlato ampiamente del nuovo codice della strada, ma in particolare l’attenzione si concentra su quello che viene chiamato il “Robin Hood delle multe”… finalmente non dovrai più essere costretto a pagare una fortuna.
Il nuovo codice della strada ha introdotto numerosi paletti per gli automobilisti italiani, i quali sono costretti a fare i conti con nuove norme che regolano il tempo che trascorrono in macchina, nel tentativo di rendere le strade più sicure.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dalle multe per eccesso di velocità. Esse vengono emesse tramite autovelox, ormai obbligatori in vari tratti di strada in tutta Italia.
Ma non finisce qui. Durante le ultime settimane delle vacanze, con l’introduzione del nuovo codice della strada, sono stati moltissimi i cittadini che hanno ricevuto multe salate.
La notizia che ha fatto il giro del web è diventata virale, facendo riferimento a colui che, nel corso degli ultimi mesi, ha guadagnato l’appellativo di “Robin Hood delle multe“. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
Arriva il Robin Hood delle multe: ora non dovrai più pagare un centesimo!
Nonostante il nuovo codice della strada sia già in vigore da qualche giorno, ancora oggi c’è molta confusione in merito. Molti automobilisti stanno cercando di capire come adattare il proprio comportamento per rimanere nei ranghi delle nuove norme. In questo frangente, come riportato dall’agenzia ANSA, che a sua volta ha citato un caso reso noto dal quotidiano La Nazione, il tribunale di Firenze ha recentemente respinto un ricorso. Esso è stato presentato dal Palazzo Vecchio, annullando una multa a carico di un conducente.
Secondo quanto reso noto, i fatti si sono verificati in viale Matteotti. Era stato installato un autovelox approvato dall’amministrazione comunale, ma non omologato. Questo fatto è stato ritenuto sufficiente dal giudice. Ha stabilito l’annullamento della multa a carico del conducente che aveva presentato ricorso.
Il caso ha scatenato un acceso dibattito nell’opinione pubblica e anche nella politica locale. Il tutto è stato confermato dal commento di Santa Bianchini di FP e del capogruppo a Palazzo Vecchio, Angela Ciriello. Hanno commentato la notizia come una sentenza in grado di fare giustizia ai cittadini di Firenze che sono stati “battuti dal sistema voluto dall’amministrazione comunale“. Nella nota diffusa alla stampa, poi, si fa riferimento anche al commento precedente di FDI. Esso spiega come “la finalità fosse fare cassa e non garantire la sicurezza dei cittadini“. Infatti, i fiorentini hanno il triste primato di essere i più multati d’Italia.
“Accuse prive di fondamento”
La risposta del Comune a queste accuse non si è fatta attendere. L’assessore alla mobilità, Andrea Giorgio, ha risposto dichiarando che si trattava di “accuse prive di fondamento” e “fuorvianti rispetto al reale funzionamento delle cose“. L’assessore ha poi aggiunto: “Non sono i comuni a non essere a norma, è il Ministero che non ha ancora provveduto a disciplinare la procedura di omologazione degli autovelox“.
Inoltre, Giorgio ha citato il decreto interministeriale che prevede che “le apparecchiature debbano essere installate solo dopo una documentata analisi delle velocità e dell’incidentalità, previa autorizzazione prefettizia“. L’assessore ha specificato che la struttura di Firenze è attualmente autorizzata a operare secondo il decreto prefettizio basato su un’analisi accurata: “A questo punto, i consiglieri di FDI farebbero bene a chiedere spiegazioni al governo e non a Palazzo Vecchio, ascoltando anche le richieste delle associazioni delle vittime della strada, che hanno portato il loro caso al ministro Salvini durante l’iter di modifica del codice della strada“.