Prenotazioni CUP, finalmente hanno rivelato perché non si trova mai posto | Con questo trucco prenoti e vai subito
Non è un mistero che in Italia stiamo vivendo una forte crisi sanitaria che ci mette seriamente in difficoltà quando si tratta di prenotare le visite mediche presso ospedali o centri convenzionati con le ASL.
Sulla base di questa situazione, ci si chiede spesso se si tratti di un’illusione o se il problema sia più radicato di quanto sembri. In ogni caso, qualunque sia la risposta a tali dubbi, rimane comunque un problema da affrontare: trovare un appuntamento che soddisfi le nostre esigenze mediche.
Il tutto non finisce di certo qui, poiché ci sono altri aspetti da considerare quando si parla di visite mediche da prenotare in ospedali e centri convenzionati, soprattutto quando si fronteggia una problematica di salute significativa per cui è necessario consultare uno specialista.
Ecco di cosa si tratta nello specifico: cosa sta succedendo in questi ultimi anni nei centri CUP che si occupano della prenotazione delle visite mediche.
CUP: perché non si riesce a prenotare una visita medica con serenità?
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, quando parliamo di visite mediche, ci sono diverse cose a cui prestare attenzione, come i tentativi di ottenere un appuntamento attraverso i centri CUP, ovvero gli operatori telefonici che assistono gli italiani in base alla propria ASL di riferimento, tenendo conto anche del territorio.
Prenotare una visita medica è diventato ormai un’impresa quasi impossibile, soprattutto a causa delle tempistiche eccessive. Molto spesso non abbiamo il tempo necessario a disposizione. Inoltre, eseguire i controlli privatamente può diventare oneroso e altrettanto difficile per vari motivi. Nessuno sembra sapere cosa succede nei centri CUP, né perché questa crisi sanitaria stia superando ogni limite, mettendo i cittadini nelle condizioni di non riuscire a fare i check-up completi, trovandosi poi in seria difficoltà.
CUP nel caos: la dichiarazione che non ti aspetti
Secondo quanto riportato da diversi magazine di riferimento, come mamapalestrina.it, sono state divulgate le dichiarazioni rilasciate da un operatore della gestione CUP Piemonte al Corriere della Sera. L’operatore ha parlato di una mancanza di servizio nonostante l’implementazione di nuovi software, in attesa che le cose possano cambiare realmente. Inoltre, l’operatore ha sottolineato la mancanza di volontà di investire nell’intelligenza artificiale, per migliorare il sistema: “Il sistema che usiamo attualmente è performante. Noi operatori siamo gli ultimi soldati di fronte al nemico, siamo quelli che fanno il lavoro sporco senza conoscere la strategia alla base della nostra attività“.
Il problema non finisce qui, poiché l’operatore ha anche indicato le visite più difficili da prenotare: “Le visite più difficili da trovare uno slot sono quelle più semplici, come le visite oculistiche. Non ricordo l’ultima volta che, interrogando il sistema, sono riuscita a prenotare una visita psicologica. Sono mesi che è impossibile“. Infine, l’operatrice ha rivelato anche quanto segue: “Ci sono pochi slot nel pomeriggio. Non so se questo accada perché i medici visitano privatamente in quel momento della giornata, ma se ci fosse posto temo che il destino di noi operatori resti quello di rispondere ‘Mi dispiace, non c’è posto’. Noi riusciamo a vedere se c’è posto solo al momento, quando facciamo una ricerca specifica. I malati cronici spesso dicono: ‘È tutto finito, non esiste più nulla nella sanità pubblica’“.
