Smartphone, non buttarlo via anche se è rotto | All’interno c’è dell’ORO: vale una fortuna se lo vendi qui
Prima di buttare via il tuo smartphone, pensa bene a quello che stai facendo. All’interno ci sono parti che potrebbero tornarti utili, fatte di oro… una verità poco conosciuta.
Negli ultimi tempi si è discusso molto delle potenzialità degli smartphone rotti. Basti pensare che negli Stati Uniti sono stati siglati numerosi accordi per facilitare la riparazione di alcuni smartphone, senza intaccare la garanzia, così da garantirne un nuovo utilizzo.
Ma il discorso non finisce qui, perché anche uno smartphone rotto può aumentare il suo valore, anche quando non funziona più.
Insomma, prima di buttare via il tuo telefono, ci sono delle cose alle quali dovresti prestare molta attenzione, in modo da ricavare denaro utile da investire in altri modi.
All’interno del telefono ci sono parti davvero molto importanti, che in pochi conoscono, e che possono valere una somma considerevole. Ecco di cosa si tratta nello specifico.
Fai attenzione al tuo smartphone: pensaci bene prima di buttarlo via
Sì, come abbiamo già spiegato, anche un telefono rotto può valere molto se utilizzato nel modo giusto. Un esempio pratico per capire cosa intendiamo riguarda proprio le parti interne del telefono, che sono realizzate con metalli specifici che possono essere facilmente rivenduti.
Parliamo di parti che contengono oro, argento e persino rame. Recuperarli può essere un ottimo modo per guadagnare denaro, da investire magari in un nuovo smartphone, ma anche per fornire agli esperti del settore gli strumenti necessari per riparare altri telefoni che, altrimenti, verrebbero buttati.
Soluzioni innovative per il tuo cellulare: qui troverai anche dell’oro
Il recupero dei metalli preziosi dagli smartphone è stato trattato anche dal portale Ispacnr.it, che ha sottolineato come sia possibile recuperare oro da dispositivi elettronici, utilizzandolo in base alle proprie necessità. In particolare, si fa riferimento al lavoro del professor Raffaele Mezzenga, dell’ETH di Zurigo. Ha sviluppato una spugna innovativa in grado di estrarre oro e altri metalli preziosi dai rifiuti elettronici. Questa spugna è realizzata con proteine derivate da una particolare specie di funghi, in modo da sfruttare al massimo le risorse elettroniche presenti nelle nostre abitazioni e nel mercato.
La spugna, infatti, contiene ioni metallici estratti da vecchie schede madri dei computer e riesce a selezionare gli ioni d’oro. Il risultato ottenuto da questi apparecchi è davvero sorprendente: nelle fasi di sperimentazione, su smartphone e altri dispositivi elettronici, la spugna è riuscita ad estrarre 450 mg di oro con una purezza dell’91% (equivalente a 22 carati), come se fosse una vera pepita d’oro. Insomma, si tratta di una soluzione vantaggiosa sotto ogni punto di vista, grazie alla quale puoi recuperare oro da investire nuovamente in tecnologia.