Suo figlio è nei GUAI, mi paghi e lo aiuto | Purtroppo la storia è sempre la stessa: questa truffa sta colpendo ovunque
Questa truffa sta dilagando in tutta Italia, e questa volta la storia si ripete nel peggiore dei modi, con un bottino considerevole per i truffatori.
Negli ultimi tempi, sono state numerose le persone cadute nel tranello dei malfattori. Questi mettono in atto un modus operandi ormai collaudato, che sembra essere uno schema funzionante.
A seguito di queste truffe, sono state avviate diverse campagne informative dirette a tutti gli italiani. L’obiettivo è di prevenire che le persone, o i loro cari, possano cadere in questo inganno.
Non a caso, nelle ultime ore è emersa l’ennesima truffa che ha lasciato senza parole la comunità. Un uomo, incapace di riconoscere l’inganno, è stato ingannato e ha subito un notevole danno economico.
La vittima è stata contattata con la scusa di una tragedia che avrebbe coinvolto il figlio. Questi sarebbe finito nei guai e avrebbe avuto bisogno di una somma di denaro per risolvere la situazione.
“Tuo figlio è nei guai, mi paghi l’aiuto?”
La notizia è stata diffusa dalla redazione del quotidiano UdineToday.it, che ha riferito che recentemente un uomo anziano, di poco più di ottant’anni, residente a Prepotto, è stato truffato. I malfattori gli hanno fatto credere che il figlio fosse in pericolo, mettendolo sotto pressione.
Come spiegato in precedenza, il modus operandi è sempre lo stesso: la vittima riceve una chiamata da uno sconosciuto che afferma di essere un maresciallo dei carabinieri e che il figlio si trova nei guai. Per evitare l’arresto, l’uomo viene convinto a pagare una sorta di “cauzione“. Così, per aiutare il figlio, si trova costretto a raccogliere tutti i contanti che ha in casa e qualsiasi oggetto di valore in suo possesso, promettendo che questo aiuterà a salvare il figlio.
La nuova truffa colpisce ancora in Italia!
L’uomo di 82 anni, preoccupato per il figlio, raccoglie circa 350 euro in contante e alcuni gioielli di valore, per i quali si sta ancora cercando di quantificare l’esatto valore. Poi li consegna al truffatore, mentre un complice si allontana con il bottino, facendo perdere le sue tracce.
Dopo l’incidente, l’anziano ha scoperto che nulla di quanto gli era stato detto non era vero e che il figlio non era mai stato in pericolo. L’uomo ha quindi sporto denuncia formale per truffa presso il comando dei carabinieri di Cividale. Attualmente, i militari dell’Arma dei Carabinieri sono già sulle tracce dei malfattori, nel tentativo di arrestarli.