Ora la ricetta medica NON ci sarà più | Il dottore dovrà mandarti questo CODICE: solo così puoi andare in Farmacia
Preparatevi a dire addio alle classiche ricette mediche: il dottore emetterà un codice relativo alle vostre esigenze e farmaci… ecco come cambierà a breve la sanità pubblica.
Negli anni, infatti, sono stati apportati numerosi cambiamenti alla sanità pubblica, e anche i medici di base hanno dovuto adattarsi a questo processo in corso.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dal database dei pazienti, ormai online, che permette di gestire ogni loro singola esigenza in contatto con le ASL di riferimento. In questo modo, si ha sempre sotto controllo il tipo di esenzione prevista e la data di scadenza, così da poter avvisare il paziente.
Il tutto non finisce qui, dato che negli ultimi anni è stata introdotta anche la ricetta medica elettronica, insieme alla possibilità di prenotare esami con la consegna del documento in formato PDF.
Quello che un tempo sembrava essere una comodità potrebbe ben presto trasformarsi in un obbligo, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Addio ricette mediche: dal 2025 cambia tutto
Le ricette mediche, infatti, rappresentano un capitolo molto importante della legge di bilancio che sarà promulgata nelle prossime settimane. Secondo quanto riportato, i medici curanti dovranno adattarsi al nuovo obbligo, come sancito dall’articolo 54 della manovra.
Inoltre, i medici di base e tutte le prescrizioni legate al servizio sanitario nazionale e ai servizi territoriali per l’assistenza sanitaria dovranno essere effettuate prevalentemente in formato elettronico. Questo vale anche per le ricette bianche, solitamente compilate dal medico, che devono solo essere firmate e timbrate.
Il pericolo di esclusione sociale con le nuove ricette mediche
Diversi esponenti dell’ambito sanitario sono intervenuti sulla questione, tra cui il vice segretario della Fimmg, che consiglia di prestare molta attenzione al tipo di ricetta, anche quelle bianche, che solitamente sono dematerializzabili, facendo riferimento anche a farmaci come sonniferi e tranquillanti. Con l’obbligo della ricetta elettronica, potrebbero sorgere conseguenze disdicevoli, portando a un isolamento sociale.
La paura, dunque, è che gli anziani possano trovare difficoltà ad adattarsi a questo nuovo metodo di ricezione della ricetta medica, poiché una buona parte di loro non è tecnologicamente preparata a gestire le proprie incombenze in questo ambito. A manifestare tale preoccupazione è stata anche Tania Sacchetti, segretaria della SPI-CGIL per i pensionati. Pertanto, si auspica vivamente che per determinate categorie di pazienti continui a essere attiva la ricetta cartacea fornita dal medico, così da rendere le cure sanitarie più accessibili a tutti.