Ora anche con la MUSICA ci TRUFFATE | Gli impostori stanno seminando il panico ovunque: con la scusa delle canzoni ti fregano oltre 400€
Si torna a parlare di truffe, e questa volta la musica è stata utilizzata come mezzo. I truffatori hanno trovato il modo perfetto per agire e, attraverso alcune canzoni, riescono a rubarti anche 400 euro.
Nel corso degli anni, sono state messe in atto una lunga serie di truffe ai danni degli italiani malcapitati e non solo, poiché alcuni raggiri sono stati realizzati anche su scala internazionale.
Qualche settimana fa, a fare discutere i media è stata la truffa ai danni di numerosi cittadini europei, che prevedeva come pretesto la vendita di bottiglie di vino costose. Si trattava di bottiglie pagate con un’ingente somma di denaro, quando in realtà si trattava di finti vini di valore.
Ma il tutto non finisce qui. Recentemente si è parlato anche di un altro tipo di truffa localizzata sui social, con il pretesto di mettere alcuni “like” per assicurarsi un guadagno extra ordinario con il semplice gesto di cliccare “mi piace”.
L’ultima truffa messa in atto da alcuni malfattori prevede proprio l’impiego della musica.
I truffatori agiscono con la musica!
Come spiegato precedentemente, i truffatori sono stati in grado di trovare numerosi pretesti per agire indisturbati e ingannare le proprie vittime. L’ultima novità è rappresentata proprio dalla musica, un campo che un tempo sembrava sicuro per gli utenti, sia sui social che altrove.
A parlare di questa notizia è stato Il Corriere del Ticino, secondo cui recentemente sono state svolte indagini da parte dei nuclei di polizia economico-finanziaria di Como e Latina, insieme ai militari della Guardia di Finanza delle stesse località. Questi hanno scoperto una frode legata alla partita IVA, che coinvolge anche altri paesi come Cipro, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Spagna, Germania, Belgio, Slovacchia, Lussemburgo, Slovenia, Ungheria, Estonia e persino Polonia.
Una truffa architettata ad hoc e finalmente sventata!
Secondo quanto reso noto, i malfattori avrebbero messo in atto un sistema perfetto dedicato all’evasione dell’IVA sul commercio di vari prodotti elettronici. Tra questi rientrano le famosissime AirPods della Apple, che hanno un valore economico considerevole.
Le persone che acquistavano questi dispositivi elettronici, comprese le AirPods, attendevano una consegna che non arrivava mai. Sembrerebbe che questi dispositivi passassero di proprietario in proprietario senza mai giungere a destinazione. Nel comunicato diramato dalla Guardia di Finanza, riguardo al reato in questione, si legge: “Sono accusati di associazione a delinquere (articolo 416 codice penale) finalizzata alla commissione dei reati previsti dall’articolo 8 (emissione di fatture per operazioni inesistenti) e dall’articolo 2 (dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti) del decreto legislativo 74/2000“.