Domenica 2 ottobre torna, per la trentesima volta, Puliamo il Mondo, l’edizione italiana di Clean up the World, un’iniziativa nata per promuovere il rispetto per l’ambiente e ls solidarietà e che è diventata il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo.
Le origini
La campagna ha avuto origine dalla collaborazione tra Clean Up Australia e l’UNEP (United Nations Enviroment Programme), legate dal comune obiettivo di estendere su scala globale quanto proposto dall’iniziativa Clean Up Sydney Harbour Day, realizzata in Australia nel 1989. Clean Up Sydney Harbour Day e, successivamente, Clean Up Australia sono stati ideati dal costruttore e velista australiano Ian Kiernan. Nel 1987 Ian Kiernan, navigando attraverso gli oceani con la sua barca a vela, fu impressionato e disgustato dall’enorme quantità di rifiuti che incontrava ovunque andasse, anche nelle aree più incontaminate come il Mar dei Sargassi nei Caraibi. Nel 1990, sull’onda di quello che fu un grande successo, venne mobilitata l’intera nazione nella prima giornata di Clean Up Australia, che registrò una partecipazione di oltre 300.000 volontari. Nel 1993, Clean Up Australia coinvolse altri paesi nella sua campagna di impegno per la tutela dell’ambiente, dando vita alla prima edizione di Clean Up the World.Portata in Italia nel 1993 da Legambiente, che ne ha assunto il ruolo di comitato organizzatore, è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1.000 gruppi di “volontari dell’ambiente, che organizzano l’iniziativa a livello locale liberando dai rifiuti e dall’incuria parchi, giardini, strade, piazze, fiumi e spiagge.
A Taranto Puliamo il Mondo si svolgerà a Lido Azzurro, dove più volte, in questi anni, Legambiente è intervenuta, così come altre associazioni, per ridare dignità ad una delle più belle spiagge della nostra città ed alla sua pineta.
Puliamo il Mondo è per un Clima di Pace: per 30 anni Legambiente ha non solo promosso e implementato la rigenerazione di siti urbani e periurbani sottratti alle comunità locali dal degrado e dall’abbandono di rifiuti, ha anche costruito territori di pace, dove giustizia ambientale significa anche giustizia sociale. Riappropriarsi e riqualificare uno spazio pubblico, restituendolo agli abitanti in un clima di dialogo e inclusione delle frange più emarginate della popolazione, è infatti un grande gesto di giustizia sociale. Luoghi in cui i diritti e l’accoglienza non sono negati a nessuno, che sia in fuga da una guerra, dagli effetti dei cambiamenti climatici o semplicemente in cerca di un futuro migliore.
Per chi vuol partecipare l’appuntamento è domenica 2 ottobre, sulla spiaggia di Lido Azzurro, alle ore 9.30 insieme ai volontari di Legambiente Taranto, Zarabusta, Fridays for Future Taranto e SiAmo Taranto.
Indicazioni:
Chi arriva in auto dalla Strada Statale 106 deve prendere l’uscita Lido Azzurro Est, seguire le indicazioni, girare a sinistra per via Calata Saraceno e parcheggiare, subito prima della spiaggia, in via Calata Penna Dritta. Chi arriva in autobus deve utilizzare la linea 15 (dal porto mercantile si impiega circa mezz’ora) e scendere in Via Calata Saraceno: la spiaggia è a duecento metri, dopo il sottopasso.
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