BEST, tra i progetti strategici del Programma Interreg Grecia-Italia con protagonista la Puglia, dopo il primo Infoday tenutosi a Taranto nel mese di ottobre, approda anche nel Parco Naturale delle Dune Costiere. Obiettivo: tutelare e conservare la biodiversità, attraverso studi e monitoraggio, anche mediante l’utilizzo di tecnologie smart a basso impatto ambientale. Attraverso una rete di sensori posizionati in aree rurali e costiere, infatti, sarà possibile monitorare numerosi parametri ambientali e climatici. I risultati ottenuti permetteranno poi di creare una banca dati che, nel tempo, permetterà di valutare l’andamento dell’evoluzione della biodiversità e di intervenire su eventuali criticità e minacce. Verranno, inoltre, analizzate anche le principali specie vegetali a rischio di estinzione, gli aspetti entomologici e le pressione sulle aree agricole, sulle acque e sull’ambiente marino-costiero.
La prima azione pilota interessa l’area tra Polignano a Mare, Monopoli, Fasano e Ostuni sull’Adriatico, il Mar Piccolo di Taranto sullo Ionio. La seconda coinvolge prevalentemente il Salento e riguarda lo studio degli impatti di specie aliene, in particolare degli effetti della Xylella. A realizzare il progetto BEST, attraverso la cooperazione transfrontaliera tra Grecia e Italia, il Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana della Regione Puglia, la Regione delle Isole Ionie (capofila), la Regione dell’Epiro e la Regione della Grecia Occidentale.
Tutti i dettagli del progetto verranno illustrati nel corso dell’Infoday di Ostuni che vedrà la partecipazione di istituzioni locali, associazioni ambientaliste, ordini professionali, studenti, associazioni di categoria, mondo accademico e cittadini. L’incontro si svolgerà giovedì 26 maggio a partire dalle 9.45 nella sala conferenze dell’Istituto Agrario.
La scelta di questa sede non è casuale: la scuola, infatti, si trova a ridosso del Parco Naturale delle Dune Costiere che rappresenta una delle aree in cui si concentrano gli studi del progetto BEST e nella quale è prevista l’installazione di strumenti di monitoraggio da remoto della biodiversità (telecamere, sensori, fototrappole). La partecipazione di 120 studenti dell’istituto Agrario del corso di Gestione dell’Ambiente e del Territorio è una scelta strategica che permette al progetto di entrare in contatto con i giovani, esercitando al tempo stesso una valenza didattica che si affianca a quella della scuola.
Alla conferenza parteciperanno: Luigia Brizzi Dirigente del Servizio Affari Generali del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana della Regione Puglia, Annarita Angelini Presidente del Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo, i referenti del progetto della Regione Puglia e gli operatori che stanno svolgendo le attività di studio e di analisi in campo: Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Biologia, CSN – Centro Studi Naturalistici, ERSE, Politecnico di Bari/Università degli Studi dell’Aquila, GAL – Gruppi di Azione Locale Sud Est Barese, SINAGRI, Iteras – Centro di ricerca per la sostenibilità e l’innovazione territoriale, RTI Colangelo-RDM Progetti.
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