Grande successo per ArchiTA, così Taranto riscopre il suo passato
Oltre 1000 presenze: da tutta la Puglia, da altre parti d’Italia e, persino, inglesi e francesi. Un’occasione, anche per i turisti, per scoprire il territorio in modo insolito. Numeri importanti per la prima edizione di ArchiTA, il Festival del Teatro Antico di Taranto che ha registrato il sold out. Sei performance dal vivo, una narrazione teatralizzata, laboratori di archeologia sperimentale, visite guidate al centro Ketos: in tantissimi hanno partecipato alle varie attività tra Mudi, il Museo Diocesano, e Palazzo Amati, lì dove ha sede il Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei. Non solo dialoghi e monologhi, ma anche musica, canti e uno spazio di primissimo piano alla gestualità e alla comunicazione non verbale. E poi gli splendori di Taras, il momento in cui le navi romane attaccarono la città mentre i tarantini erano a teatro, il tema dell’amore e dell’inganno, tra fonti storiche e nuovi orizzonti.
«Purtroppo non siamo riusciti ad accontentare tutti – commenta uno dei direttori artistici, Gianluca Guastella presidente della cooperativa per i servizi archeologici Polisviluppo- perché le richieste sono state davvero tantissime e la normativa anti- Covid non ci permetteva di andare oltre. Ma quello che abbiamo visto in città in questi giorni è il segno tangibile della voglia di bellezza, del desiderio di ripartire dalla cultura. E Taranto può ricoprire un ruolo centrale nel panorama nazionale legato al teatro antico, forte della sua storia plurimillenaria». Il direttore artistico Fabrizio Iurlano dell’associazione Manifesto della Città Vecchia e del Mare e Promo Art sottolinea l’alto valore della proposta in cartellone e lo sguardo al futuro. «Parliamo di spettacoli a carattere nazionale- con attori e compagnie importanti- in grado di far riflettere, emozionare, ma soprattutto legati al mito, alla storia e quindi un tutt’uno con questi luoghi. Il pubblico ha risposto in maniera straordinaria e siamo già pronti a lavorare per il prosieguo. Questo, infatti, non è solo un Festival ma una più ampia e strutturata idea di promozione e sviluppo. Un progetto che coniuga patrimonio materiale e immateriale».
A promuovere ArchiTA, l’associazione Manifesto della Città Vecchia e del Mare nell’ambito del progetto Ketos (sostenuto da Fondazione CON IL SUD), associazione Promo Art e cooperativa Polisviluppo con la partecipazione del comune di Taranto.