Dai primi di ottobre sono 26 le tartarughe marine recuperate e consegnate al Centro recupero WWF di Molfetta (quasi una al giorno) grazie alla collaborazione con le marinerie di Bisceglie, Trani e Molfetta. 14 di esse sono già state liberate. In autunno il Centro molfettese opera a pieno regime, a causa del particolare tipo di pesca che viene esercitato dalle marinerie della provincia di Bari.
“Il 40% delle tartarughe – dice il responsabile del Centro, Pasquale Salvemini – presentava i sintomi da embolismo, 7 erano annegate perché rimaste troppo a lungo imprigionate nelle reti, una era incappata in amo e lenza, mentre le altre erano finite nelle reti ma per fortuna in buone condizioni di salute”.
C’è anche il caso di “September”, la tartaruga ricatturata in un mese due volte dalla stessa imbarcazione. Si tratta di una Caretta caretta di circa 70 cm di lunghezza catturata con reti a strascico il 30 settembre scorso dall’imbarcazione Poseidon di Trani, e poi affidata al centro recupero tartarughe marine WWF di Molfetta per le relative cure. Rilasciata l’11 ottobre a Bisceglie, lo scorso 3 novembre September è stata nuovamente catturata dalla stessa motopesca al largo di Margherita di Savoia, nella stessa zona di pesca del primo ‘incontro’.
“Questo caso particolare sembra suggerirci innanzitutto che le tartarughe che popolano il golfo di Manfredonia siano stanziali e che frequentino questa zona per il foraggiamento – conclude Salvemini-. Ma probabilmente giocano un ruolo importante, per la loro presenza in queste acque, anche le condizioni bioclimatiche della zona”.
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